Trump, sarcasmo sui migranti: «Si lamentano dei centri di detenzione? Non vengano»

Migranti nei centri di detenzione al confine Usa-Messico
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Mercoledì 3 Luglio 2019, 23:55
Alle polemiche sulle condizioni disumane con cui vengono detenuti i migranti al confine tra Messico e gli Stati Uniti, Donald Trump risponde con una certa dose di sarcasmo: «Se gli immigrati illegali non sono contenti delle condizioni nei centri di detenzione costruiti o riadattati velocemente, dite semplicemente loro di non venire. Tutti i problemi sono risolti!»: Il presidente americano ha replicato così agli ispettori del suo stesso governo, che hanno denunciato il pericoloso sovraffollamento dei centri di detenzione al confine. Trump alza ulteriormente il tiro anche contro i democratici: «Il Messico sta facendo molto meglio dei democratici sulla frontiera. Grazie Messico!», ha twittato, riferendosi alla misure prese dal Paese confinante per frenare le ondate di centroamericani diretti in Usa, dopo la minaccia di dazi americani sull'export.

Sovraffollamento, sporcizia, carenza di cibo e di acqua per bere e lavarsi: sono le condizioni inumane e pericolose di alcuni centri di detenzione dei migranti al confine tra Usa e Messico, così come descritte nel rapporto ufficiale degli ispettori della sicurezza nazionale, con tanto di foto diffuse dai media americani.
Il nuovo scandalo imbarazza nuovamente il governo, dopo lo scatto choc del padre e della sua bimba di due anni annegati nel Rio Grande mentre cercavano di attraversare il confine. E dopo la scoperta di un gruppo segreto su Facebook con 9500 membri dove agenti di frontiera postavano battute razziste e sessiste sui migranti e su parlamentari democratici di origine ispanica. Come la deputata Alexandria Ocasio-Cortez, definita «puttana» e mostrata in una immagine manipolata mentre fa sesso. Ma Donald Trump non ha esitato ad annunciare che dopo la festa del 4 luglio per l'Independence Day, da lui trasformata in una controversa parata militare a sfondo elettorale, scatteranno i raid per la cattura e l'espulsione dei clandestini.

 
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