Una mossa - dopo quelle su Gerusalemme capitale di Israele e il trasferimento dell'ambasciata Usa - non riconosciuta dalla comunità internazionale, con in testa l'Ue, che considera quella zona «territorio occupato» da Israele al pari di Gerusalemme est o di aree della Cisgiordania. Fatto sta che non appena la decisione (annunciata da Netanyahu proprio dalle Alture dove in questi giorni si trova in vacanza) sarà concretizzata, Trump avrà un posto d'onore nella folta lista delle località dedicate a personaggi del gotha storico caro ad Israele: a cominciare dal padre del sionismo, Theodor Herzl. A poca distanza a nord di Tel Aviv, sul mare, sorge infatti “Herzliya”, centro dell'hi-tech israeliano e vivace luogo turistico ma anche residenziale.
Per restare in tema ecco “Binyamina”, sempre a nord di Tel Aviv, che prende il nome da quello ebraico, Benyamin, di Herzl.
Trump si troverà poi a fianco, idealmente, di un altro presidente Usa, Harry Truman, a cui è stata dedicata “Kfar Truman”, non distante dall'aeroporto Ben Gurion (dal padre fondatore di Israele). Oppure “Kfar Blum”, in Alta Galilea, che deve il nome a Leon Blum, ex premier francese e leader del Fronte popolare negli anni '30. C'è poi vicino Acco (San Giovanni d'Acri), quasi al confine con il Libano, “Kfar Masaryk” a ricordo dello statista ceco Tomas Masaryk. Per scendere a sud, ecco “Yad Mordechay” omaggio a Mordechay Anielewicz, eroe combattente del ghetto di Varsavia.
Ci sono anche nomi italiani, come quello del sionista Enzo Sereni omaggiato con “Netzer Sereni”, kibbutz non distante da Rehovot, nel centro di Israele. E ancora, nel pantheon non poteva mancare un de Rothschild: il barone Edmond James dedicò a suo padre, James Mayer de Rothschild, la cittadina di “Zichron Yaacov” (James), centro vinicolo israeliano per eccellenza. Prossimamente dunque Donald Trump comparirà sulle carte geografiche del nord di Israele e si potrà cercare su Google Maps.
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