Trump, via libera all'impeachment con 230 sì. Il presidente: «Attacco all'America»

Trump, via libera all'impeachment con 230 sì. Il presidente: «Attacco all'America»
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 14:11

Donald Trump è stato messo sotto impeachment dalla Camera degli Stati Uniti. Il voto si è concluso dopo le 2.30 italiane. Con 230 voti a favore e 197 contro, la Camera americana ha approvato il primo dei due articoli dell'impeachment, l'abuso di potere, mettendo formalmente Donald Trump in stato d'accusa per l'Ucrainagate. Solo due dem hanno votato contro, mentre uno non ha votato. Dei repubblicani 195 hanno detto no e due non hanno votato. Trump è il terzo presidente Usa a finire a giudizio. A gennaio è previsto il processo al Senato, dove i repubblicani hanno la maggioranza e dove non ci sono per ora i voti richiesti per la condanna. Si era concluso dopo oltre otto ore di aspra contrapposizione tra democratici e repubblicani il dibattito alla Camera sulla risoluzione di impeachment contro Trump.

Poco prima delle 3 (ora italiana) la Camera Usa ha approvato anche il secondo articolo dell'impeachment contro il presidente Trump, l'ostruzione del Congresso: 229 voti favorevoli, 198 contrari.

Il presidente. «Non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Abbiamo l'appoggio del partito repubblicano». Così Donald Trump si rivolge ai suoi sostenitori nel corso di un comizio a Battle Creek, in Michigan, mentre la Camera si apprestava a votare il suo impeachment. Trump è stato accolto fra gli applausi dei suoi sostenitori di Battle Creek, in Michigan. L'ingresso del presidente sul palco è stato preceduto da Mike Pence. Il vicepresidente descrive l'indagine condotta dai democratici per l'impeachment come una «vergogna. Gli elettori se ne ricorderanno in novembre». E poi. «La Camera sta cercando di annullare il voto di milioni di americani e il risultato elettorale con l'impeachment», afferma Trump nel corso di un comizio a Battle Creek, in Michigan.

«Usa Today mi odia ma anche secondo un loro sondaggio sono avanti nei sondaggi rispetto a tutti i candidati democratici». Donald Trump parla ai suoi sostenitori a Battle Creek, in Michigan, mentre la Camera ha appena votato a favore del suo impeachment per abuso di potere. La folla lo applaude e urla: «altri quattro anni».

«I democratici stanno mostrando il loro disdegno per gli elettori. L'impeachment per loro è un suicidio politico. Ma è dal primo giorno che stanno cercando di mettermi sotto accusa». Lo afferma Donald Trump dopo che la camera ha approvato il suo impeachment. «Dopo tre anni di caccia alle streghe, bufale, vergogne, truffe, i democratici stasera stanno cercando di annullare il voto di decine di milioni di patrioti americani» dice Trump, precisando che sui democratici c'è ora un marchio della vergogna.


Il comizio di Trump in Michigan è stato interrotto da una manifestante, travolta da un coro di 'buu'. Trump si ammutolisce per qualche secondo poi torna a parlare si suoi sostenitori di Battle Creek, in Michiagn. «C'è una persona disgustosa che ha fatto un gesto terribile con il dito. Se qualcuno di noi lo avesse fatto, sarebbe stata una storia esplosiva per i fake media» afferma Trump, invitando la polizia a fare il pugno più duro. Poi però aggiunge: gli agenti «hanno paura di sfiorarle il polso per poi essere accusati legalmente».


In una giornata drammatica per la politica americana, Donald Trump entra nella storia negli umilianti panni del terzo presidente Usa messo in stato d'accusa con la procedura di impeachment. Due i capi di imputazione: abuso di potere per le pressioni su Kiev per far indagare il suo principale rivale nella corsa alla Casa Bianca Joe Biden e ostruzione del Congresso per aver bloccato testimoni e documenti.



Impeachment contro Trump, dibattito alla Camera


Prima di Trump erano finiti a giudizio solo Andrew Johnson nel lontano 1868 e Bill Clinton nel 1998.
Entrambi erano stati assolti in Senato, come succederà con ogni probabilità in gennaio anche al tycoon, che conta sulla granitica maggioranza repubblicana nella camera alta del parlamento. 


Impeachment contro Trump, dibattito alla Camera

​Richard Nixon invece si dimise nel 1974 prima del voto. Il voto della Camera arriva dopo settimane di polemiche e dopo un lungo dibattito in un ramo del Congresso saldamente controllato dai democratici. Nel giorno più buio della sua presidenza, il tycoon lo ha aspettato prima nel bunker della Casa Bianca e poi tenendo un comizio in Michigan, Stato cruciale per la sua rielezione. «Lavora tutto il giorno, viene informato dallo staff su come procede l'impeachment. Segue qualche passaggio tra un incontro e l'altro», ha assicurato la sua portavoce Stephanie Grisham. 



Ma Trump non ha saputo trattenere la rabbia su Twitter: «È terribile. Non ho fatto nulla, dite una preghiera», ha cinguettato compulsivamente, attaccando la «sinistra radicale» e i «democratici fannulloni». La sua bestia nera resta Nancy Pelosi, «che passerà alla storia come la peggiore speaker». Un seguito del durissimo scontro iniziato alla vigilia con un'infuocata lettera di sei pagine in cui Trump l'ha accusata di aver «dichiarato guerra aperta alla democrazia americana» con la «crociata» di un impeachment che è «un fazioso e illegale colpo di stato», un modo per ribaltare l'esito del voto del 2016 ma che i democratici pagheranno caro nelle elezioni del prossimo anno. Una lettera «ridicola» e «triste», ha replicato la Pelosi, ammonendo che «se consentiamo ad un presidente, qualsiasi presidente, di proseguire su questa strada, diremo addio alla repubblica e buongiorno al presidente re». 

 

La speaker democratica ha rincarato la dose aprendo «solennemente e tristemente» il dibattito alla Camera dopo l'approvazione delle regole per gli interventi. « Trump non ci ha dato altra scelta. Quello che stiamo discutendo è il fatto accertato che il presidente ha violato la costituzione e resta una costante minaccia per la sicurezza del nostro Paese e l'integrità delle nostre elezioni», ha denunciato, dopo aver letto accanto ad un tricolore americano il Pledge of Allegiance, il giuramento di fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti. «Il presidente ha abusato dei poteri del suo ufficio per ottenere un beneficio politico personale a spese della sicurezza nazionale», ha incalzato. Nel frattempo davanti a Capitol Hill centinaia di attivisti manifestavano a sostegno dell'impeachment, dopo gli oltre 600 tra raduni e marce in varie città di tutti i 50 Stati Usa, a partire da New York.

«Che atroci bugie. Questo è un assalto all'America e al partito repubblicano», le ha risposto su Twitter il tycoon, che mira a galvanizzare la sua base e a trasformare l'impeachment in un boomerang politico contro i democratici. I sondaggi mostrano un Paese spaccato a metà sulla messa in stato d'accusa ma nel frattempo il gradimento del presidente sembra salire, stando all'ultimo sondaggio di Gallup: dal 39% di quando è iniziata l'indagine all'attuale 45%.

Contro l'Obamacare. Intanto Donald Trump plaude alla sentenza con cui una corte federale ha dichiarato incostituzionale il mandato individuale dell'Obamacare, che obbliga gli americani ad ottenere la copertura medica. La decisione, a suo avviso, «è una vittoria per tutti gli americani e conferma ciò che ho detto da sempre: che il mandato individuale, di gran lunga il peggior elemento dell'Obamacare, è incostituzionale».


Tale decisione tuttavia «non altererà l'attuale sistema sanitario», precisa, assicurando che la sua amministrazione «continua a lavorare per fornire accesso alla sanità di alta qualità ad un prezzo sostenibile, proteggendo quelli con condizioni pre-esistenti». «I cambiamenti radicali sulla sanità proposto dall'estrema sinistra toglieranno agli americani l'attuale copertura. Io non lascerò che accada», aggiunge.
 

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