La storia di Alessandro Maria nel cuore di tutti: la Luiss in campo con i donatori di midollo osseo
La donna era nata con la patologia genetica degenerativa e come tutti i malati aveva vissuto nella speranza di un trapianto. Sin da piccola si era dovuta sottoporre alle cure, fino a quando nel 2015 è arrivata la notizia che avrebbe avuto un polmone nuovo che le avrebbe dato nuove speranze. Tra i tanti rischi legati al trapianto, certo non avebbe mai pensato che potesse sviluppare un tumore però. La donatrice, che era morta cerebralmente, aveva 50 anni e aveva fumato per 30, ma i suoi organi non presentavano alcuna anomalia, così si è proceduto all'intervento.
Nel 2017 però la donna che ha ricevuto l'organo ha scoperto di avere un cancro e poco dopo è morta. Il cancro nella donna trapiantata sarebbe cresciuto a una velocità anomala a causa dei trattamenti con immunosoppressori che la paziente assumeva per evitare il rigetto degli organi. La triste vicenda ha posto l'attenzione dei medici sui donatori e l'importanza del ricostruire non solo la loro storia clinica ma anche le abitudini che in qualche modo potrebbero influenzare la salute dei loro organi.
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