I Testimoni di Geova: «Noi perseguitati in Russia»

La Corte europea dei diritti dell'uomo
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Mercoledì 17 Giugno 2020, 19:13
“Gli oltre 170mila Testimoni di Geova in Russia sono duramente perseguitati”. Lo affermano i Testimoni di Geova a dieci anni dalla sentenza con cui, il 10 giugno 2010, la Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) si è espressa sulle autorità russe “per aver negato il riconoscimento giuridico alla confessione dei Testimoni di Geova e per avere represso la loro libertà di culto sulla base di accuse rivelatesi infondate. Il riconoscimento giuridico che, in applicazione della sentenza Cedu, fu poi concesso ai Testimoni solo nel 2015 venne nuovamente revocato dalla Corte Suprema russa con la sentenza del 20 aprile 2017”.

Human Rights Watch (Hrw) ha pubblicato un rapporto in cui si sottolinea che la persecuzione dei Testimoni di Geova in Russia è aumentata «drammaticamente» nell'ultimo anno: 32 fedeli sono finiti dietro le sbarre per aver professato pacificamente il loro credo e nove sono stati condannati a pene dai due ai sei anni di reclusione. Per i Testimoni di Geova “l'opposizione subita in Russia segnala la misura del rispetto dei diritti di libertà nella Federazione”.
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