Terremoto Turchia, distrutto il castello di Gaziantep fortezza dei romani: era patrimonio dell'Unesco

Il castello era una costruzione enorme, sorta quasi duemila anni fa per mano dell'impero Ittita, ma trasformata in vera e propria fortezza dai romani tra il II e il IV secolo dopo Cristo

Sbriciolato dopo 2mila anni il castello di Gaziantep fortezza dei romani, era patrimonio dell'Unesco
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 22:30

Dove prima c'era il castello, patrimonio dell'Unesco, ora c'è un cumulo di macerie. Il castello di Gaziantep era una costruzione enorme, sorta quasi duemila anni fa per mano dell'impero Ittita, ma trasformata in vera e propria fortezza dai romani tra il II e il IV secolo dopo Cristo. Un ottimo punto di osservazione per gli attacchi che arrivavano dal mare, la fortezza era stata profondamente modificata durante il regno dell'imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico (1520-1566), che ne rafforzò le mura e fece aggiungere una cinta interna. Le modifiche avevano resistito fino a oggi.

«Dormivo e ho sentito un boato, è stato terrificante».

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Il terremoto della notte scorsa ha gravemente danneggiato il castello di Gaziantep. «Alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est dello storico castello nel distretto centrale di Şahinbey sono stati distrutti dal terremoto, i detriti sono finiti sparsi in strada - ha riferito l'agenzia di stampa statale turca Anadolu - Le ringhiere di ferro circostanti il castello erano sparse sui marciapiedi. Anche il muro di contenimento accanto alla costruzione è crollato. In alcuni bastioni sono state osservate grosse crepe». La cupola e il muro orientale della storica Moschea Şirvani, che si trova accanto al castello e che si dice sia stata costruita nel XVII secolo, sono anch'essi parzialmente crollati. Il castello fu trasformato in fortezza e torre di avvistamento nel periodo dell'impero romano e poi ampliato nel tempo. La sua forma attuale risale agli anni tra il 527 e il 565 d.C. durante il periodo dell'imperatore Giustiniano I.

 

Il sisma che si è abbattuto sulla Turchia e sulla Siria centro-settentrionale ha colpito anche altri importanti monumenti storici. In Siria è stato danneggiato il castello di epoca crociata di Margat. Conosciuto localmente come Marqab, la struttura risale all'XI secolo e si trova sulle montagne che sovrastano il porto siriano di Baniyas. La posizione è strategica, situata lungo la via che collegava i porti di Tartus e di Latakia. Il terremoto non ha risparmiato nemmeno gli edifici religiosi. La Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun (Alessandretta per gli italiani) è stata in gran parte distrutta. Simbolo della cristianità, la cattedrale cattolica fu costruita tra il 1858 e il 1871 dall'Ordine dei Carmelitani scalzi. Dopo aver subito un incendio nel 1887 venne ricostruita tra il 1888 e il 1901 ed è ora sede del vicariato apostolico dell'Anatolia, a capo del quale c'è mons. Paolo Bizzeti: «Un disastro totale - ha commentato il vicario - la cattedrale del vicariato a Iskenderun è crollata».

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