Gas, la Svizzera si prepara al razionamento per l'inverno. Il governo: «Fate scorta di combustibili ora»

La Svizzera sta preparando una strategia di risposta alla crisi energetica che potrebbe colpire l'Europa in inverno

Svizzera si prepara al razionamento di gas per l'inverno: ecco il piano
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Giugno 2022, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 22:40

Risparmio, stoccaggio di combustibili e anche un piano per il razionamento di gas e elettricità. Di fronte alla riduzione delle forniture di gas russo in Europa, la Svizzera si prepara al peggio, prevedendo una possibile crisi energetica per il prossimo inverno. Tanto che il governo ha già lanciato un appello ai privati: «Fate scorta adesso, soprattutto di combustibili». 

Le misure per affrontare "la crisi energetica" sono state stabilite oggi dal Consiglio federale, vista la riduzione dei flussi di gas dalla Russia all'UE (che ora rappresentano solo il 15% del gas importato in Europa). Tra i provvedimenti, quello che obbliga le centrali idroelettriche a creare stoccaggio di energia per l'inverno e un nuovo accordo con la Germania per la fornitura di gas.

Penuria gas e elettricità

In Europa si teme un inverno difficile, segnato da una crisi energetica mondiale dovuta alla guerra in Ucraina.

Per questo diversi paesi hanno già iniziato a riempire i serbatoi in vista di una possibile riduzione di gas e elettricità disponibili. La Svizzera, che dipende interamente dalle importazioni di gas dalla Germania e dall'elettricità della Francia, ha già avviato un programma di stoccaggio di gas, per far fronte a eventuali penurie. 

Nel dettaglio, il piano di stoccaggio varato lo scorso 18 maggio prevedeva la creazione di una riserva fisica di gas in impianti di stoccaggio nei Paesi limitrofi, destinata a coprire il 15% del consumo annuale di gas della Svizzera (circa 35 TWh). Su questo punto si è raggiunto il 60% dell'obiettivo in due mesi (sono attualmente garantiti quasi 3,8 TWh). 

In secondo luogo il paese si impegna nella ricerca di diverse opzioni per forniture aggiuntive di gas non russo per un totale di 6 TWh (circa il 20% del consumo invernale della Svizzera), a cui fare ricorso all'occorrenza con breve preavviso. 

Campagna di risparmio

Nell'ambito dei lavori in corso sull'efficienza energetica, la Svizzera sta preparando una campagna di risparmio a livello nazionale da attuare in collaborazione con il mondo economico per illustrare alla alla popolazione e alle imprese misure di risparmio energetico semplici e veloci da attuare.

Cosa succede se "finisce il gas"

Tra gli scenari analizzati dal governo svizzero c'è anche la possibilità di un'imminente mancanza di gas. In questo caso la Confederazione e le aziende inviteranno gli utenti a ridurre i consumi in modo significativo, attraverso una campagna informativa. Coloro che dispongono di impianti bicombustibili, cioè funzionanti sia a gas naturale che a gasolio, passerebbero alla seconda modalità. Il governo ha raccomandato agli utenti degli impianti bicombustibili di riempire ora le cisterne nonostante i prezzi elevati del gasolio. 

 

L'ipotesi razionamento 

Nel caso in cui gli appelli al risparmio e la commutazione obbligatoria degli impianti bicombustibili non bastassero, si passerebbe al razionamento. In primo luogo si limiterebbero gli impianti che non rientrano nella categoria dei consumatori protetti. Le famiglie risulterebbero dunque escluse dalle limitazioni di gas, così come i servizi sociali di base ma non la scuola o la pubblica amministrazione. A tutti i clienti "non protetti" verranno assegnati contingenti senza ordine di priorità. Allo studio anche il divieto di consumare gas per le palestre o per immobili vuoti. 

Il piano completo di contingentamento dell'Approvvigionamento economico del Paese (AEP) sarà elaborato dal Dipartimento dell'economia, d'intesa con l'industria e verrà sottoposto al Consiglio federale alla fine di agosto 2022. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA