stato fatto la scorsa notte in tv dal capo della giunta militare attualmente al potere in Sudan, Abdel Fattah al-Burhan, come riferisce il sito Sudan tribune.
LA DERIVA VIOLENTA
La sospensione é stata motivata dal generale con una presunta deriva violenta del sit-in che sta accompagnando i negoziati che ieri avevano prodotto l'annuncio di un'intesa sulla durata del periodo di transizione (tre anni). È stato deciso «uno stop dei negoziati per 72 ore fino a quando sarà creato un clima adeguato per completare l'accordo» e
«rimuovere le barricate» del sit-in, ha detto il generale sempre come riporta il sito del Sudan Tribune. «Le forze della libertà e del cambiamento», ha detto ancora Burhan riferendosi all'alleanza dei partiti di opposizione che partecipano alle trattative, «hanno emesso un calendario per una escalation in parallelo con i negoziati, oltre a lanciare
provocazioni e insulti contro le forze armate». Inoltre «elementi armati hanno infiltrato la protesta». Il sito riferisce che nella giunta militare vi sono componenti che insistono affinché nel consiglio sovrano di 11 membri, il quali dovrebbe soprintendere a un governo tecnico, siedano solo ufficiali delle forze armate.
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