Sri Lanka, turisti italiani: «C'è il coprifuoco, siamo bloccati negli hotel»

Sri Lanka, turista italiano: «C'è coprifuoco, siamo bloccati negli hotel»
2 Minuti di Lettura
Domenica 21 Aprile 2019, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 18:53

«Non possiamo uscire: qui c'è il coprifuoco, le autorità vogliono avere la certezza di aver messo tutto il Paese in sicurezza». È quanto dice all'Ansa un avvocato fiorentino, Roberto Mariotti, 46 anni, in vacanza in Sri Lanka con la sua fidanzata di Cagliari. Quanto successo stamani lo hanno saputo dall'Italia, quando li hanno chiamati i genitori per avere notizie. «Eravamo in pullman - racconta - stavamo andando verso una struttura turistica sul mare, dove ora siamo arrivati e da dove, almeno fino a domani alle 6.00, ci hanno detto, non potremo muoverci».

LEGGI ANCHE Sri Lanka, l'ultimo selfie della chef prima dell'esplosione

«Non nego che siamo un pò scossi, ma davvero non sapevamo niente», aggiunge Roberto. I due sono partiti dall'Italia una settimana fa e dovrebbero rientrare il prossimo 26 aprile. La prima tappa prevedeva qualche giorno di trekking in montagna, e da oggi un pò di mare: «A Colombo dovevamo andare tra qualche giorno, ma ora non so se ci riusciremo», aggiunge Roberto che si è già messo in contatto con la Farnesina per segnalare la loro nuova posizione. È lui a chiedere se ci sono italiani coinvolti e quando scopre che, al momento non ne risultano, è 'sollevatò: «Speriamo. In questi giorni, anche se non molti, qualche italiano lo abbiamo incontrato e il fatto che potessero essere in qualche chiesa per la Pasqua ci aveva un pò preoccupato», conclude Roberto Mariotti.

«Siamo chiusi in albergo per il coprifuoco che ci sarà fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati». È la testimonianza di Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno) ma residente a Parma, atterrata stamani a Colombo per una vacanza in compagnia del fidanzato. «Siamo arrivati alle 10 - dice al telefono - e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto»

© RIPRODUZIONE RISERVATA