Spagna, Sánchez: «Aboliremo la prostituzione, schiavizza le donne»

Spagna, Sánchez: «Aboliremo la prostituzione, schiavizza le donne»
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Lunedì 18 Ottobre 2021, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 22:50

Durante il congresso del partito socialista spagnolo (Psoe), che si è tenuto a Valencia dal 15 al 17 ottobre, Pedro Sánchez, capo del governo e leader del partito, ha promesso l’abolizione della prostituzione e l’allargamento del diritto alla riproduzione assistita a donne single, lesbiche e transessuali. Sánchez ha anche ribadito la descrizione del Psoe come partito «verde e femminista». Il provvedimento sulla prostituzione era già stato proposto in passato dai socialisti, che nel 2019 avevano definito la prostituzione «una delle peggiori forme di violenza verso le donne». L’obiettivo era - ed è - quello regolamentare la situazione, visto che quel tipo di pratica in Spagna non è del tutto illegale, ma, appunto, non è normata da una legge specifica, portando a situazioni di sfruttamento.

«La prostituzione schiavizza le donne»

«Avanzeremo rafforzando l’Europa.

E avanzeremo abolendo la prostituzione, che schiavizza le donne», ha detto Sánchez. Al momento, la legge spagnola punisce i protettori o gli intermediari che ottengono un guadagno sfruttando la prostituzione di altre persone, anche con il loro consenso. La prostituzione minorile e quella forzata sono un reato. L’offerta di prestazioni sessuali in modo autonomo, invece, non è illegale, a meno che queste vengano svolte in strada, vicino a scuole e parchi: in questo caso le multe vanno dai 601 al 30mila euro. Visto che la pratica è vietata nei luoghi pubblici, nel Paese ci sono circa 1.400 club creati con questo scopo, oltre ad appartamenti privati, o in affitto.

Il progetto contro la prostituzione

Il progetto del partito socialista prevede l’approvazione di una norma che sanzioni i clienti, persegua penalmente tutte le forme di sfruttamento della prostituzione e sanzioni anche chi affitti o metta a disposizioni locali per attività legate alla prostituzione. Non c’è ancora una data precisa, ma c’è l’impegno ad approvare la legge entro la fine della legislatura, che si concluderà nel 2023. «Questo è il cammino per mettere fine alla maggior espressione di violazione dei diritti umani delle donne e delle bambine nel mondo - dice il documento del Psoe - Una legge sulla tratta che, attraverso politiche pubbliche, preveda una soluzione per le vittime della tratta e in contesti di prostituzione».

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