Una punizione orrenda. Una ferita fisica e psicologica che difficilmente riuscirà a rimarginarsi e un futuro ancora più incerto, fatto di decine di interventi e con la paura di non avere più una famiglia. È una vicenda terribile quella che arriva da Cochabamba, in Bolivia, dove una donna ha legato le sue bambine dando fuoco a una di loro come punizione per essere state sorprese a rubare.
Pochi giorni prima il proprietario di un negozio si era accorto che le sorelline, di 6 e 4 anni, si erano messe in tasca alcuni dolcetti ed erano fuggite senza pagare.
Le ferite
La bambina di sei anni è rimasta gravemente ferita, riportando ustioni di secondo grado alle braccia e alle mani: ora è in condizioni stabili in ospedale, ma dovrà sottoporsi ad almeno quattro interventi chirurgici per recuperare la mobilità degli arti. I medici hanno pronosticato che il processo di recupero potrebbe durare diversi mesi o addirittura un anno, ma ancora è difficile dire se per la piccola tornerà tutto come prima. Per non parlare degli strascichi psicologici per lei e anche per la sorellina che ha assistito all’atroce punizione. «Ha messo a rischio la vita delle sue figlie» ha detto Ruben Dario Lobaton, direttore del Centro antiviolenza di Cochabamba.
L'arresto
La donna e il patrigno della bambina sono stati arrestati. L’uomo di 32 anni è stato finito in manette per aver assistito alla tortura senza aver fatto nulla per fermare la compagna che, invece, è stata rilasciata perché incinta. Il processo per lei inizierà quando avrà messo al mondo il bambino che porta in grembo. Intanto la sorellina più piccola è stata affidata agli assistenti sociali. «Mi riprenderò le mie figlie - ha detto al donna - Non avrei mai pensato che sarebbe andata così, volevo solo mettere loro paura, nient'altro. Il mio impegno è stare con i miei cinque figli, lavorare e prendermi cura di loro».