Sonia Di Pinto uccisa in Lussemburgo per rapinarle tremila euro: si sarebbe sposata tra un mese

Sonia Di Pinto uccisa in Lussemburgo per rapinarle tremila euro: si sarebbe sposata tra un mese
di Valentina Errante
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Martedì 19 Aprile 2022, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 11:48

ROMA Il corpo di Sonia Di Pinto era nel seminterrato del ristorante dove lavorava, in Avenue JF Kennedy, una strada a scorrimento veloce a Kirchberg, il quartiere residenziale a nord di Lussemburgo sede delle più importanti istituzioni europee. Sabato sera, Sonia, 46 anni, originaria di Petacciato, in provincia di Campobasso, aveva finito il suo turno di responsabile di sala del ristorante della catena Vapiano. Era tardi, come accadeva sempre, sabato però qualcuno l'avrebbe attesa e colpita alla testa con un oggetto molto pesante per rubare l'incasso. Forse la donna che aveva praticato arti marziali ha reagito e la rapina è finita male.


A dare l'allarme, ma soltanto al mattino, è stato Sauro Diogenici, il compagno con il quale Sonia viveva a Esch-sur-Alzette, a circa venti chilometri da Kirchberg, e che avrebbe sposato tra un mese.

Non era rientrata dal lavoro. Ora, l'autopsia, disposta dalla magistratura, chiarirà le cause del decesso. La famiglia ha ricevuto la drammatica notizia il giorno di Pasqua, al ritorno a casa dopo la messa. In contatto con il funzionario dell'ambasciata d'Italia a Lussemburgo, i genitori e i fratelli sono subito partiti. Ad attenderli Sauro che, disperato, ha postato diversi ricordi su Facebook: «Non posso ancora crederci. Eravamo felici, mi hanno strappato l'anima, sei stata sempre la migliore tra noi due, non riesco ad accettarlo», ha scritto in un breve post condividendo la foto di Sonia. 

 


LA RAPINA


Le indagini sono ancora in corso, l'autopsia chiarirà anche la dinamica dell'aggressione. Ma sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che possa essersi trattato di una rapina. La polizia locale ha verificato infatti che mancano tremila euro, ossia gli incassi del ristorante nella serata di sabato. Secondo la prima ricostruzione, Sonia aveva appena finito di lavorare e stava uscendo dal locale quando è stata colpita alla testa. Il cadavere della donna è stato ritrovato otto ore dopo la fine del turno. Adesso saranno le telecamere di sorveglianza, già acquisite dalla polizia, a fornire ulteriori elementi e forse anche a svelare di più sui responsabili. Ma nessuna pista è esclusa.


IL COMPAGNO


«Non me l'hanno fatta vedere, mi hanno solo detto che un gran colpo le ha fracassato il cranio. Domani (oggi per chi legge ndr) ci sarà l'autopsia - racconta Diogenici - Penso a una rapina, non credo sia stato premeditato. Era una persona tranquilla. Faceva il suo lavoro e lo faceva bene - aggiunge l'uomo - convivevamo da cinque anni, ci saremmo dovuti sposare il 14 maggio. Lei era solita rientrare tardi, quando io già dormivo. Ieri al mio risveglio non c'era, ho pensato fosse uscita. Aspettavamo amici a pranzo, invece l'hanno uccisa».


IL CORDOGLIO


Sonia era partita cinque anni fa da Petacciato per trasferirsi in Lussemburgo. Ora l'intera comunità è sconvolta
«È sempre stata sempre una ragazza che si è distinta per la sua voglia di fare ma anche l'impegno sociale. Assurdo morire così. Assurdo. Difficile capacitarsi», ha commentato il sindaco Antonio Di Pardo. Tutti in paese conoscevano e stimavano Sonia Di Pinto per il suo impegno nel sociale. La Protezione civile di cui faceva parte, piange la sua scomparsa: «La notizia ci ha sconvolti, non si può morire così», ha scritto in un post su Facebook. Cordoglio anche dalla scuola di Kung Fu, dove Sonia era diventata cintura marrone: «Ricordiamo tutti Sonia come un'atleta, donna tranquilla e gentile con tutti. Una ragazza dolcissima e sempre disponibile», si legge in un post della scuola. «Ha perso la vita in modo assurdo, per una rapina sul posto di lavoro, per una manciata di euro. Ci resta di Sonia il ricordo delle giornate trascorse insieme, le sue risate e la sua voce squillante Quando una persona ci lascia inaspettatamente, un pezzo del nostro cuore si spezza per sempre. Riposa in pace cara Sonia».
Valentina Errante

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