Soldati russi feriti giustiziati dai ceceni vicino Bucha: chi sono i miliziani Kadyrovtsy famosi per omicidi e torture

Ucraina, i ceceni hanno giustiziato soldati russi feriti vicino Bucha: chi sono i miliziani Kadyrovtsy famosi per omicidi e torture
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Domenica 1 Maggio 2022, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Cresce la tensione tra ceceni e soldati russi. Le milizie cecene avrebbero giustiziato i soldati russi gravemente feriti a nordest di Bucha, secondo quanto riferito da testimoni. Si tratta dei militanti del gruppo Kadyrovtsy, agli ordini del leader ceceno Ramzan Kadyrov, alleato di Putin che ha inviato le sue truppe a sostenere l'esercito dello Zar in Ucraina.

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Ma i miliziani avrebbero di fatto ucciso i loro "compagni" dell'esercito russo in un ospedale da campo vicino Bucha. «Hanno portato i soldati gravemente feriti in un grande ospedale da campo e hanno semplicemente sparato a quelli in condizioni gravi», ha spiegato al Daily Beast Artem Hurin, membro del consiglio comunale della città di Irpin.

Il gruppo Kadyrovtsy avrebbe inoltre creato una "camera delle torture" in una ex fabbrica di vetro della zona di Borodyanka. 

Chi sono i miliziani ceceni 

I temibili membri del Kadyrovtsy (letteralmente "seguaci di Kadyrov") sono un gruppo creato da Akhmad Kadyrov, il padre di Ramzan, nel 1994. Inizialmente hanno combattuto i russi nella guerra separatista della Repubblica cecana di Ichkeria cominciata nel 1991: poi invece sono passati dall'altra parte, schierandosi con Mosca contro i separatisti. Poi, nel 2006, con Kadyrov diventato presidente ceceno sono stati legalizzati come suo servizio di protezione personale.

La loro reputazione è tristemente nota: guerriglia, torture, omicidi, violazioni dei diritti umani. In molti li chiamano "macellai" e li sospettano di aver ucciso l'ex vice premier russo Boris Nemtsov.

Soldati russi contro i ceceni

Parte del ruolo dei ceceni nella guerra ucraina è impedire agli stessi soldati russi di fuggire dalla battaglia minacciando di sparargli se tentano di disertare. Proprio questa loro posizione ha fatto infuriare una parte dell'esercito di Mosca che ora ha preso in mano la situazione e ribaltato la situazione nei confronti degli oppressori ceceni. Victor Kovalenko, un ex veterano dell'esercito ucraino, ha dichiarato che i soldati russi avrebbero puntato le armi contro le milizie di Kadyrov. «Nel villaggio occupato di Kiselivka (vicino al famoso deposito di armi russo di Chornobaivka) nella provincia di Kherson, circa 50 soldati russi di nazionalità buriata hanno aperto il fuoco di notte contro compagni ceceni kadyroviani», ha scritto su Twitter. «Ci sono morti e feriti», ha aggiunto. 

 

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