Putin, soldati russi «ipnotizzati»: il report dei servizi di sicurezza del Cremlino. «È una guerra psicologica»

Il piano prevede di rafforzare la resistenza mentale degli ufficiali

Putin, soldati russi «ipnotizzati»: il report dei servizi di sicurezza russi. «È una guerra psicologica»
di Marta Giusti
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Venerdì 25 Novembre 2022, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 19:45

L’ultimo timore del Cremlino è che i soldati russi possano essere vittima di condizionamenti psicologici, anche a causa di attacchi informatici mirati. Emergerebbe da un promemoria del servizi di sicurezza russi, anticipato da The Insider, nel quale venivano elencate armi da guerra psicologica, come “psicovirus informatici”. Il servizio di sicurezza del Cremlino sarebbe preoccupato dal fatto che i suoi agenti possano essere condizionati e, quindi,  come ipnotizzati.

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Soldati russi ipnotizzati, la nota di Putin

La nota parla di una serie di misure speciali che dovrà adottare il Servizio di protezione federale, l’agenzia che gestisce la sicurezza degli alti funzionari del Cremlino, incluso il presidente Vladimir Putin.

Il protocollo è diviso in quattro parti e include sessioni settimanali di addestramento politico e identificazione degli ufficiali con «psiche instabile», che dovranno essere affiancati da funzionari più strutturati.

 

Il piano per rafforzare la resistenza mentale

Nei dettagli, si parla, appunto di soldati a rischio ipnosi e di infezioni da “psico-generatori”. Il piano prevede di rafforzare la resistenza mentale degli ufficiali e lancia l’allarme su come i nemici potrebbero utilizzare una serie di metodi - anche informatici - per «ridurre la stabilità psicologica del personale» e renderli «impreparati» al combattimento. Si parla anche di minacce più comuni, come l’influenza di media, movimenti sociali, organizzazioni religiose, organizzazioni non governative. Poi c’è il capitolo sugli «psico-virus informatici», in grado di condizionare le menti.

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