Sniffa cocaina sulla tomba di Pablo Escobar: espulso dalla Colombia e minacciato di morte

Sniffa cocaina sulla tomba di Pablo Escobar: espulso dalla Colombia e minacciato di morte
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Martedì 1 Gennaio 2019, 23:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 10:52
Una stupida bravata legata a una scommessa social con un amico. Come prevedibile un turista di 35 anni è nei guai dopo essere stato espulso dalla Colombia ed aver ricevuto minacce di morte in seguito alla diffusione di un video in cui sniffava cocaina sulla tomba di Pablo Escobar, il re dei narcos ucciso nel 1993 durante un blitz.




Steven Semmens, gallese di Swansea, era reduce da un lungo soggiorno, durato cinque mesi, in Colombia. Il 35enne aveva conosciuto una ragazza colombiana durante una vacanza a Ibiza e, proprio in quei giorni, dalla loro relazione era stato concepito un bimbo. Durante la gravidanza, quindi, Steven era andato a trovare la ragazza e, un giorno, gli era stato proposto di andare a visitare la tomba di Pablo Escobar.

Giunto al cimitero in cui Escobar è sepolto, nei pressi di Medellin, Steven aveva quindi fatto una scommessa con un amico: «Ti darò 200 sterline se pubblichi un video su Facebook in cui sniffi cocaina sulla tomba di Pablo». E così è stato, ma la condivisione pubblica sui social è stata un clamoroso autogol: le autorità colombiane lo hanno subito denunciato ed espulso dal paese, vietandogli anche di presentarsi nuovamente sul territorio nazionale per i prossimi cinque anni. Non si tratta, comunque, delle uniche conseguenze negative dopo la clamorosa bravata.

Oltre ai guai con la giustizia, Steven ha ricevuto anche diverse minacce di morte sui social. Ora ha fatto ritorno in Galles, ma è consapevole dei problemi che potrebbero scaturire dalle sue azioni: «Sono diventato famoso, in Colombia come in Galles. Tutto questo è imbarazzante, c'è gente che mi ferma per strada: chi mi chiede perché l'abbia fatto, chi mi deride o mi insulta. Senza contare che, se dovessi perdere il lavoro, per me diventerà praticamente impossibile trovarne un altro. Mi sento male, so di aver deluso la mia famiglia e che diventerò causa di vergogna anche per i miei figli».
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