Siria, Francia e Gran Bretagna rifiutano di restare dopo il ritiro Usa

Siria, Francia e Gran Bretagna rifiutano di restare dopo il ritiro Usa
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Giovedì 21 Febbraio 2019, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 22:09
Francia e Gran Bretagna hanno respinto la richiesta dell'amministrazione Trump di colmare il vuoto lasciato dalle truppe Usa in Siria dopo il loro ritiro, a meno che il tycoon non riveda almeno parzialmente la sua decisione. Lo scrive il Washington Post citando dirigenti Usa e stranieri. I due alleati europei, gli unici con truppe sul terreno nella coalizione anti-Isis, sarebbero preoccupati anche dal fatto che finora gli Usa non sono riusciti a fare un accordo con la Turchia perchè non attacchi i miliziani curdi.


L'AMMINISTRAZIONE TRUMP
Una delle principali richieste fatte dall'amministrazione Trump ai suoi alleati europei, compresa la Germania, che non ha truppe in Siria, è quella di formare una forza di monitoraggio per pattugliare una 'safe zonè larga una trentina di km sul lato siriano del confine che separa i turchi dai curdo-siriani.
Il ministro della difesa turco Hulusi Akar e il suo capo di stato maggiore voleranno a Washington per discutere di Siria e altre questioni regionali con il capo del Pentagono ad interim Patrick Shanahan. Le forze democratiche siriane (Sdf) hanno chiesto ai Paesi occidentali di mantenere una forza sino a 1500 uomini nel nordest della Siria per coordinare il supporto aereo e sostenere i suoi sforzi di tenere a bada gli avversari. Il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian, riferisce il Wp, ha detto la scorsa settimana che è stato disorientato dalla politica di Trump mentre martedì il suo collega britannico Jeremy Hunt ha dichiarato che «non c'è alcuna prospettiva di forze britanniche che rimpiazzino gli americani in Siria». 
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