I Simpson e il David di Michelangelo, così la serie tv ha predetto il licenziamento della prof per aver mostrato la statua

Un fatto sconvolgente, al limite del surreale ma che I Simpson, nel nono episodio della seconda stagione (1991) , avevano già predetto

I Simpson e il David di Michelangelo, così la serie tv ha predetto il licenziamento della prof per aver mostrato la statua
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Venerdì 24 Marzo 2023, 18:54

Sta facendo il giro del mondo la notizia di una preside di una scuola media pubblica della capitale della Florida, Hope Carrasquilla, che è stata costretta a dimettersi dopo una lezione sul Rinascimento nella quale aveva mostrato il David di Michelangelo, che alcuni genitori hanno definito «pornografico». Un fatto sconvolgente, al limite del surreale ma che I Simpson, nel nono episodio della seconda stagione (1991) , avevano già predetto.

David di Michelangelo mostrato in foto agli alunni, preside licenziata in Florida. «È pornografia»

L'episodio dei Simpson

Nell'episodio in questione, Marge è inorridita dalla violenza rappresentata nel programma televisivo per bambini «Grattachecca e Grattachecca».

Dopo aver fallito nel convincere la società di produzione ad attenuare le scene troppo forti, decide di riunire una folla inferocita chiamata SNUH (Springfieldians for Nonviolence, Understanding, and Helping) per protesta contro la trasmissione. Nel frattempo, il David di Michelangelo viene mandato in giro per gli Stati Uniti, con una sosta prevista proprio nella città dei Simpson di Springfield, facendo arrabbiare i membri di SNUH, che esortano Marge a prendere posizione contro la celebre scultura, sostenendo che è offensiva e inappropriata. Tuttavia, Marge, essendo lei stessa un'artista, insiste nell'affermare che di tratta di un capolavoro ma per questo viene osteggiata dal gruppo che la asccusa di ipocrisia. Marge alla fine cede e rinuncia alla sua campagna anti-violenza. Il David di Michelangelo alla fine viene portato in città e la libertà di espressione vince.

Il caso in Florida

Oltre due decenni dopo la "storia" si ripete, anche se con un finale più tragico che comico. A riportare l'incredibile storia sono i media Usa, evocando un 'effetto DeSantis', il governatore repubblicano che ha lanciato una crociata per dare più poteri ai genitori nella gestione dell'educazione scolastica e bandire le lezioni di orientamento sessuale e sull'identità di genere nelle elementari. Una svolta condivisa a livello nazionale dal Grand Old Party, che ha appena approvato alla Camera un disegno di legge («censorio», secondo i dem) per obbligare le scuole pubbliche a distribuire ai genitori un elenco esaustivo dei libri presenti nelle biblioteche scolastiche. A dare l'aut aut a Carrasquilla (dimissioni o licenziamento) è stato il presidente del board della Tallahassee Classical School, Barney Bishop, fervido sostenitore delle politiche educative di DeSantis, compresa la campagna contro «l'indottrinamento woke». «I diritti dei genitori sono supremi, e questo significa proteggere gli interessi di tutti i genitori, che siano uno, 10, 20 o 50», ha spiegato Bishop, rifiutandosi però di ufficializzare il motivo delle dimissioni.

Il licenziamento

La preside si è detta convinta che tutto sia legato alla sua lezione su Michelangelo. Paradossale in una scuola che si chiama 'Classical school' e che nel suo sito si presenta così: «La Tallahassee Classical School allena le menti e migliora i cuori dei giovani attraverso un'educazione classica ricca di contenuti nelle arti e nelle scienze liberali, con l'insegnamento dei principi di carattere morale e della virtù civica». Oltre al David, considerato uno dei capolavori di Michelangelo e una delle più grandi sculture del Rinascimento, anche la Nascita di Venere del Botticelli o la Creazione di Adamo dello stesso Michelangelo avrebbero causato scontento nei genitori. Quanto avvenuto nella capitale della Florida non è il primo caso del genere in Usa, dove la cultura in generale, anche nelle università, sta subendo la pericolosa deriva della censura e della cancel culture, anche da sinistra. Nel 2022, ad esempio, i tentativi di proibire alcuni libri nelle scuole e biblioteche pubbliche americane hanno raggiunto livelli record, secondo l'American Library Association, l'Associazione delle biblioteche statunitensi. Stando ai dati, lo scorso anno sono stati messi in discussione oltre 2.500 libri contro 1.858 nel 2021 e 'solò 566 nel 2019. Non sono soltanto i conservatori a sollevare obiezioni (di solito contro contenuti Lgbtq+) ma anche i progressisti. Che ad esempio hanno preso di mira 'Le avventure di Huckleberry Finn' di Mark Twain per il linguaggio 'razzistà. Arizona, Iowa,Texas, Missouri e Oklahoma hanno già presentato proposte di legge per vietare alcuni libri controversi. Uno scenario che sembra preludere a quello di 'Fahrenheit 451', il celebre romanzo distopico di Ray Bradbury che ha ispirato il capolavoro cinematografico di Francois Truffaut. (ANSA).

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