A 106 anni morto a Salisburgo Marko Feingold: sopravvissuto ai lager, portò 100 mila ebrei in Palestina

A 106 anni morto a Salisburgo Marko Feingold: sopravvissuto ai lager, portò 100 mila ebrei in Palestina
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Venerdì 20 Settembre 2019, 23:58
È morto a Salisburgo all'età di 106 anni Marko Feingold: sopravvissuto a quattro campi di sterminio nazisti, nel dopoguerra accompagnò dall'Austria verso l'Italia 100 mila ebrei diretti in Palestina. Tra le due guerre il giovane austriaco girava con il fratello l'Italia facendo il commesso viaggiatore, poi l'incubo delle persecuzioni naziste, una rocambolesca fuga e infine l'arresto. Rinchiuso a Buchenwald, nei campi di concentramento perse l'amato fratello. Quando arrivano gli alleati, il 32enne pesava appena 40 chili. A Feingold viene riconsegnato l'abito che portava anni prima al momento dell'arresto.

Questo piccolo-grande uomo non perse mai il suo humour, come testimonia anche la risposta data qualche anno fa all'arcivescovo di Salisburgo che voleva conoscere il suo segreto di longevità. L'ultracentenario rispose: «Faccia come me e si sposi una donna giovane». La moglie Hanna Feingold aveva infatti 35 anni meno di lui.
Feingold era il superstite più anziano della Shoah in Austria e forse anche in Europa. Dopo la guerra, quando l'Austria chiuse le frontiere agli ebrei diretti in Palestina, Feingold con uno stratagemma portò complessivamente 100 mila persone verso sud, attraverso il Brennero, spacciandoli per ex internati italiani. Quando anche questa rotta fu chiusa, individuò un sentiero di alta montagna tramite il passo dei Tauri. In questo modo, nell'estate 1947, 5.500 adulti, bambini e anziani raggiunsero l'Alto Adige, per poi imbarcarsi verso la Palestina. L'associazione Alpine Peace Crossing ricorda questo evento ogni anno con una marcia della pace su questa via di fuga. Con la fondazione dello stato d'Israele l'Austria riaprì i confini e Feingold si trasferì a Salisburgo, dove aprì un negozio di abbigliamento. Ancora da centenario andava nelle scuole a parlare della follia nazifascista.



 
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