Per oltre 20 anni ha vissuto segregata in casa dalla famiglia, rinchiusa in una sorta di cella al freddo, incatenata mani e piedi e vessata quotidianamente. Vittima, una donna di 39 anni, liberata dalla polizia nello stato di “Espirito Santo” (Brasile) e ora collocata in una struttura protetta e sottoposta alle cure mediche. Il comandante Carlos Braga ha raccontato alla tv nazionale che giovedì scorso hanno fatto irruzione nella casa di Rosinalva da Silva, e l’hanno trovata in una cella buia e sporca, chiusa con lucchetti, «le mani e i piedi incatenati». L’operazione, filmata dagli agenti, racconta tutto il dramma di questa donna che all’inizio dei fatti aveva solo 19 anni. Nel video (oltre alla gabbia in cui ha vissuto) si vede Rosi scortata fuori di casa mentre in mano stringeva ancora una delle catene che le avevano impedito di fuggire da casa per due decenni.
O INFORMANTE conseguiu as imagens do momento em que a polícia resgada uma jovem que durante quase 20 anos foi ‘enjaulada’ pela mãe, na cidade de Viana. pic.twitter.com/v96BwE7F3l
— Dr. Pêta (@doutorpeta) February 10, 2023
Subito dopo è stata arrestata la mamma e un’altra persona. «È stato dimostrato che erano coinvolti nella detenzione della giovane donna per tutti questi anni - spiega il comandante Braga - Sua madre era sotto l’effetto dell’alcol quando la polizia ha fatto irruzione con il mandato di arresto».
Le indagini preliminari hanno ricostruito che Rosi (come la chiamavano gli amici) «ha perso i suoi due figli 20 anni fa e da allora ha sviluppato un disturbo della personalità, probabilmente per il forte dolore».