Scontro treni Grecia, capostazione di Larissa ammette: «Ho sbagliato io». Bilancio dei morti sale a 57

Dopo il disastro si è dimesso il ministero dei trasporti greco

Scontro treni in Grecia, sale a 57 morti il bilancio della strage: il capostazione di Larissa ha confessato l'errore
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Giovedì 2 Marzo 2023, 20:30

Un errore da 57 morti, 56 dispersi e 48 feriti, quello che ha causato lo scontro tra un treno passeggeri e un convoglio merci in Grecia, lo scorso 28 febbraio, in prossimità della stazione di Larissa. 

Ne avrebbe ammesso la responsabilità il capostazione di Larissa, durante l'interrogatorio di oggi con gli inquirenti. L'uomo, 59 anni, è indagato per omicidio colposo causato da negligenza e lesioni personali. Dopo aver inizialmente attribuito la colpa a un guasto - riporta la stampa ellenica - il capostazione avrebbe dichiarato di aver dirottato i due convogli sullo stesso binario.

L'indagato si sarebbe poi accorto del grave errore una volta giunta la notizia del disastro, il più grave della storia ferroviaria del Paese: le gru non hanno ancora finito di sollevare le lamiere, incastrate tra i vagoni distrutti (continueranno anche domani, fino alle 12.00).

Si ipotizza che molte persone - soprattutto studenti universitari, che viaggiavano da Atene a Salonicco - siano ancora sepolte tra le macerie dei convogli. In tutto i passeggeri erano 350. 

 

Sono stati mobilitati circa 150 vigili del fuoco e 40 ambulanze per le operazioni di soccorso. «Non ho mai visto niente di simile in tutta la mia vita. Cinque ore dopo lo schianto trvavamo ancora cadaveri», le parole di soccorritore nel luogo della strage.

Dopo avere annullato una visita ufficiale in Moldavia, la presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou, si è recata sul luogo dell'incidente per esprimere la propria vicinanza alle famiglie delle vittime. Poi, ha lasciato alcuni fiori sui resti di un vagone, prima di ripartire per visitarei due ospedali di Larissa, dove sono ricoverati i feriti: sei di loro, secondo le stime, si trovano in terapia intensiva. Il governo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

La protesta

La notizia della strage ha scatenato una violenta manifestazione di protesta da parte del movimento di sinistra "Pame" e dalla "Centrale del Lavoro del Pireo", con centinaia di persone radunate davanti alla sede della società ferroviaria Hellenic Train, ad Atene: non sono mancati gli scontri con la polizia. Oggi, in Grecia, nessuna linea ferroviaria è rimasta operativa, per via di uno sciopero di 24 ore annunciato dalla Federazione ferroviaria panellenica (Pos).

 

Si dimette il ministro dei Trasporti: «Atto dovuto per rispetto»

Il disastro ha spinto alle dimissioni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco, Kostas Karamanlis, in segno di rispetto per le vittime. «Sono in politica da qualche anno, ma considero un elemento necessario della nostra democrazia che i cittadini del nostro Paese abbiano fiducia nel sistema politico. Questa si chiama responsabilità politica. Per questo rassegno le mie dimissioni dalla carica di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. È quello che sento il dovere di fare come minimo segno di rispetto per la memoria delle vittime», ha scritto il ministro in una nota.

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