Macron e la riforma delle pensioni: «Non mi fa piacere ma è necessaria». E poi: «Borne ha la mia fiducia, allarghi la maggioranza»

Il presidente avverte che non saranno tollerate violenze

Macron e la riforma delle pensioni: «Non mi fa piacere ma è necessaria». E avverte: «Rispetto le manifestazioni non la violenza»
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 20:43

La Francia e la riforma della pensioni - Nessuna marcia indietro da parte del presidente Macron che sta parlando in diretta tv intervistato da France 2 e TF1. Ha stigmatizzato la violenza di questi giorni, ha definito inaccettabili sia le fazioni, sia i faziosi, e ha annunciato che la riforma andrà avanti. Anche a lui, dice, non piace la riforma ma la definisce «necessaria», e «interesse superiore nazionale».

Dunque? La riforma delle pensioni «proseguirà il suo cammino democratico», ha detto Macron. 

Pensioni, cosa prevede la riforma in Francia tanto cara a Macron (diventata legge senza passare dal Parlamento)

«Quando i sindacati manifestano, hanno la loro legittimità, quando organizzano cortei, che lo facciano, sono contrari a questa riforma, io li rispetto»: lo ha detto, in diretta tv, il presidente francese, Emmanuel Macron, aggiungendo però di «non accettare la violenza quando si è scontenti di qualcosa». 

«Siamo una grande nazione e un antico popolo - ha detto Macron - che può dotarsi di responsabili che hanno una legittimità politica. Presidente della Repubblica, parlamentari...sono eletti dal popolo. I sindacati sono legittimi». «Ma non è accettabile che dei gruppi utilizzino un'estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma.

Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa».

Ho sentito la «rabbia legittima che si esprime in un ambito repubblicano» da parte di alcune professioni che hanno condizioni di lavoro difficili. Lo dice Macron che ha promesso nuove discussioni con i sindacati affinché sia affrontato meglio il tema dei «lavori usuranti». Il presidente della Repubblica ha riconosciuto che le proposte dell'esecutivo su questo punto «non sono abbastanza forti e tangibili».

«Bisogna che si trovi una strada e che ci si rimetta attorno al tavolo», ha spiegato parlando della crisi politica e sociale che attraversa il paese. «Riprenderemo le discussioni con i partner sociali, lo faremo nelle prossime settimane», ha aggiunto, precisando però sulle violenze di questi giorni che «non sarà tollerato alcun eccesso» e che «il governo agirà per un ritorno alla normalità». E questo in particolare «sul fronte dell'accesso al carburante»: «spetta a noi anche il compito di provare ad ascoltare la rabbia legittima. Che non è la violenza». «Non tollereremo alcuna insurrezione», ha ribadito.

Macron ribadisce la fiducia a Borne: «Allarghi la maggioranza»

«Borne ha la mia fiducia per condurre la squadra di governo», ha detto il presidente confermando il sostegno alla premier Elisabeth Borne. L'ha anche invitata «ad allargare la maggioranza e a costruire un programma legislativo, un programma di governo per avere sia meno leggi, testi più brevi e più chiari e anche per cambiare le cose per i nostri connazionali in modo più tangibile»

«Elisabeth Borne voleva assumersi la responsabilità del suo governo. Questo è ciò che chiamiamo 49.3. È la centesima volta che lo facciamo nella nostra Repubblica. È un gesto molto solenne. Si è assunta le sue responsabilità con il suo governo. Ha detto in parlamento: "Se avete una maggioranza alternativa, lasciatela parlare!" Lunedì è stato dimostrato che non c'era una maggioranza alternativa», ha spiegato il presidente francese tornando sul passaggio parlamentare di qualche giorno fa. 

Chi è Elizabeth Borne

Riforma pensioni, Macron: non è un lusso ma una necessità

«Nel momento in cui vi parlo, pensate che mi faccia piacere fare questa riforma (delle pensioni,ndr)? La risposta è 'nò. Avrei potuto mettere la polvere sotto al tappeto, come tanti prima di me, la risposta è 'sì...'», ha sottolineato il presidente tornando a dire che la riforma previdenziale «non è un lusso», ma è più che mai «necessaria» per riportare il sistema previdenziale in equilibrio.

«Se la riforma entrerà in vigore entro fine anno 1,8 milioni di pensionati inizieranno a ricevere un aumento in media di 600 euro», ha spiegato il presidente Macron. Ha poi puntato l'indice sul progetto delle opposizioni e di tutti coloro che si oppongono alla riforma, spiegando che il problema è il deficit. «Che cosa è il deficit?», si è chiesto. «Una formula magica: di fatto vuol dire che scegliete di far pagare ai vostri figli, perchè oggi non decidete con chiarezza e coraggio».  

Macron: «Pronto ad addossarmi impopolarità sulla riforma»

Macron si è detto pronto ad «addossarsi l'impopolarità» sulla riforma delle pensioni. Ricordando di non poter venire rieletto per una terza volta all'Eliseo, il leader francese ha martellato sulla necessità di adottare la contestata riforma previdenziale, «nell'interesse superiore della nazione». «Tra i sondaggi a breve termine e l'interesse superiore della nazione, scelgo quest'ultimo», ha aggiunto.

 

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