Due incendi nel giro di poche ore hanno colpito due importanti strutture in Russia. Si tratta dell'impianto chimico Dmitrievsky e dell'Istituto centrale di ricerca delle forze aerospaziali. In entrambi i casi si parla di incidente. Ci sono morti e feriti. Il primo rogo è scoppiato in mattinata a Tver, a circa 150 chilometri da Mosca, nell'Istituto centrale di ricerca delle forze aerospaziali dove sono stati progettati e sviluppati diversi sistemi missilistici russi. Il secondo incendio nel tardo pomeriggio a Kineshma, a 400 chilometri dalla capitale, dove ha preso fuoco l'impianto chimico Dmitrievsky, il più grande produttore di solventi industriali in Russia e nell'Europa orientale.
The Dmitrievsky Chemical Plant near Moscow is on fire & beyond saving.
It’s one of Russia’s largest manufacturers of chemical solvents.
The Aerospace Defence Research Institute in Tver burned down earlier in the day.
We are starting to notice a pattern. pic.twitter.com/wzFPCcTAt6— Visegrád 24 (@visegrad24) April 21, 2022
Incendio a Tver nell'stituto che sviluppa i missili russi
Almeno 6 persone sono morte e una trentina sono rimaste ferite o intossicate in seguito all'incendio avvenuto nell'Istituto centrale di ricerca delle forze aerospaziali nella città di Tver, 150 chilometri a nord-ovest di Mosca, che si occupa anche dei sistemi di lancio e difesa missilistica.
La Tass aggiunge che le fiamme, sviluppatesi al secondo piano dell'edificio di quattro, sono state provocate apparentemente a causa di un guasto all'impianto elettrico. Il tetto dell'edificio è crollato. Diverse persone sono rimaste intossicate dal fumo, mentre altre sono rimaste ferite quando si sono lanciate dalle finestre per sfuggire al fuoco. In Russia sono frequenti gli incendi dovuti allo stato vetusto degli impianti elettrici e al mancato rispetto delle norme di sicurezza.