Ucraina, l'Europa chiude i cieli alle compagnie russe: divieto di sorvolo per tutti gli aerei (anche i jet degli oligarchi)

Scatta la stretta sui mezzi d'informazione del Cremlino: stop a Russia today e al sito Sputnik

Ucraina, l'Europa chiude i cieli alle compagnie russe: divieto di sorvolo per tutti gli aerei (anche i jet degli oligarchi)
di Luca Cifoni
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 10:19

Cieli chiusi ai voli russi, compresi quelli dei jet privati degli oligarchi. Per bocca di Ursula von der Leyen l'Unione europea ha ufficializzato una decisione comune che era già stata presa, a livello di singoli Stati, da molti governi europei tra cui quello italiano. Lo spazio aereo dell'Unione dunque non sarà più disponibile: così nella giornata di ieri è iniziata la cancellazione dei voli, compresi quelli diretti da Mosca a Roma. L'ultimo aereo è arrivato all'aeroporto di Fiumicino in tarda mattinata, con a bordo anche una pattuglia di nostri connazionali. Gli altri, quelli rimasti in Russia, dovranno trovare altri mezzi per rientrare via terra.

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LA SVIZZERA
La scelta delle capitali europee e di Bruxelles segue il duro pacchetto di sanzioni annunciato sabato sera insieme agli Stati Uniti alla Gran Bretagna e al Canada. Nella giornata di ieri si è aggiunto anche il Giappone, completando il quadro dei Paesi del G7. Presto potrebbe adeguarsi anche la Svizzera.
Alcune misure sono già state formalizzate e stanno concretamente scattando.

Fra queste il congelamento di circa la metà delle riserve della banca centrale russa (non è possibile bloccare quelle che sono nella stessa Russia o ad esempio in Cina). Per la sanzione relativa allo Swift invece servirà ancora un po' di tempo, almeno uno o due giorni. Resta infatti da completare la lista delle banche che saranno escluse dal sistema di messaggistica che permette i pagamenti internazionali. L'approccio voluto da Germania e Italia, e accettato anche dagli Stati Uniti prevede che non tutti gli istituti siano inseriti nell'elenco. Anche se sul punto non sono state date indicazioni dirette, l'idea è che possano restare connessi gli istituti legati al settore energetico, come Gazprombank. In questo modo rimarrebbe possibile l'esecuzione dei bonifici disposti dall'Italia come corrispettivo per le forniture di gas, che quindi in questo modo non sarebbero interrotte.

 


L'IMPATTO
Chiaramente l'allontanamento di tutte le banche dal circuito dei pagamenti avrebbe un impatto ancora più significativo. Ma anche con qualche deroga questa misura - e l'intero pacchetto - sono in grado di fare dei danni significativi all'economia russa. La quale - stando a notizie trapelate dall'amministrazione americana - potrebbe trovare a non contare più di tanto sul sostegno cinese. L'accelerazione imposta da Putin con l'invasione diretta dell'Ucraina risulterebbe alla fine controproducente rispetto al patto tra le due superpotenze che sembrava profilarsi nei mesi scorsi, suggellato dall'incontro tra Putin e il presidente Xi a margine dell'inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Pechino. Potenzialmente devastante è anche l'intervento sulle riserve della banca centrale. Nonostante le rassicurazioni date ieri dalle autorità di Mosca, questa mossa potrebbe avere conseguenze rilevanti in tempi rapidi. Già nella giornata di ieri sono stati segnalati in varie città russe episodi di corsa ai bancomat per ritirare contante. Oggi sarà possibile verificare la reazione dei mercati, e soprattutto quella del rublo, che è atteso in forte calo.
Intanto l'Unione europea ha deciso di dare seguito ad un'altra delle decisioni di ieri, quella di contrastare la disinformazione. Dunque non saranno più disponibili nell'Unione europea il canale televisivo Russia Today e il sito Sputnik con la sua agenzia di stampa.

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