Russi, Kherson tra occupazione e referendum: tornano i rubli e la statua di Lenin

Il sindaco eletto della città denuncia la scomparsa di 200 persone che erano in una lista di ucraini che hanno combattuto i russi

Russi, Kherson tra occupazione e referendum: tornano i rubli e la statua di Lenin
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Sabato 30 Aprile 2022, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 18:42

Il referendum per confermare l'annessione alla Russia della città di Kherson ancora non c'è: Mosca smentisce ma l'intelligence ucraina riferisce che ci sarà prima del 9 maggio, data simbolica per la Russia. Nel comune, comunque, la russificazione va avanti. Kherson si trova a sud dell'Ucraina e dal 2 marzo è occupata dai russi che vogliono inglobarla nel proprio territorio come hanno già fatto in Crimea e nelle regioni di Luhansk e Donetsk. Dal 1° maggio a Kherson comincerà a circolare il rublo e i russi oggi hanno eretto la statua di Vladimir Lenin a Nova Kakhovka, altra città occupata nel distretto di Kherson, dove da qualche giorno sventolano anche le bandiere rosse con la falce e il martello. La statua di Lenin era stata rimossa nel 2014, durante la rivoluzione filo-occidentale EuroMaidan.

Attualmente a Kherson l'esercito russo ha imposto nuova «amministrazione mista militare civile» che risponde interamente a Mosca, secondo quanto ha annunciato il ministero della Difesa nei giorni scorsi. L'ex funzionario dei servizi di sicurezza sovietici del Kgb, Aleksandr Kobets, poi passato all'Sbu ucraino, dove ha lavorato fino alla pensione, è stato nominato sindaco della città. L'ex sindaco Volodymyr Saldo sarà il nuovo governatore. L'annuncio è stato fatto dopo che il sindaco eletto Ihor Kolykhayev ha «rifiutato di cooperare con le forze di occupazione», come hanno reso noto fonti russe citate da Ria Novosti. Dal primo maggio Kherson adotterà l'uso del rublo, ha annunciato Kirill Stremousov, vicepresidente dell'amministrazione militare-civile della regione.

La città adotterà un periodo di transizione che durerà quattro mesi, durante i quali saranno in circolazione sia il rublo russo e sia la grivna ucraina. Al termine di questo periodo la città userà solo il rublo.

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La città ospitava circa 300.000 persone prima della guerra. Molte famiglie se ne sono andate per sfuggire all'occupazione russa e ai combattimenti nelle vicinanze, con il sindaco eletto Kolykhayev che stima che circa il 40% della popolazione della città abbia abbandonato il comune. RFE/RL ha scritto che le forze russe hanno ottenuto l'accesso a un database con i nomi dei residenti locali che hanno combattuto contro le forze sostenute dal Cremlino nel Donbas dal 2014, e che hanno usato questo database per condurre incursioni in tutta Kherson. 

Kolykhayev dice che più di 200 persone sono scomparse: i loro nomi erano su quel database. Dice anche che in città si respirano nervosismo e paura perché i russi hanno istituito posti di blocco e hanno impedito ad alcune persone di uscire. «Alle 5 del pomeriggio, non c'è praticamente nessuno in giro. La città si sta spegnendo e si sta svuotando», ha detto.

Il governo ucraino dice che più di 878.000 dei suoi cittadini sono stati trasportati in Russia dalle città assediate e martoriate. Le persone vengono portate in "campi di filtraggio" nelle zone dell'Ucraina controllate prima di essere portati in territorio russo. Gli ucraini hanno descritto a RFE/RL e ad altri media che lì vengono prese le impronte digitali, fotografati e interrogati, e che i documenti sono requisiti dal personale di sicurezza russo.

Il comandante ad interim del Distretto Militare Centrale della Russia, Rustam Minnekayev, è stato citato dai media ufficiali di stato il 22 aprile. Ha detto che il pieno controllo dell'Ucraina meridionale è un obiettivo strategico per Mosca e che si mira a collegare l'area alla regione separatista filorussa della Moldavia, la Transnistria.

Il Cremlino vuole un referendum per proclamare una repubblica separatista nella provincia di Kherson. L'obiettivo di Putin è dire che il 'popolo di Kherson' ha proclamato 'la Repubblica popolare di Kherson' e vuole unirsi alla Russia. Lo sostiene Vadym Skibitsky, rappresentante dell'intelligence militare di Kiev, citato dal sito Ukrinform che avverte che «i prossimi passi potrebbero essere la regione di Zaporizhzhia, quella di Odessa». Nei territori «temporaneamente occupati» i russi cercano di imporre uno stretto controllo con le forze di sicurezza e la nomina di amministrazioni fantoccio che seguono le istruzioni del Cremlino, afferma Skibitsky. Ma questa strategia e i referendum, sottolinea, vengono ostacolati dalla resistenza ucraina.

A Melitopol, quando i russi sequestrarono il sindaco (Ivan Fedorov che abbiamo intervistato qui), la popolazione ucraina scese in piazza per protestare e per opporsi all'occupazione. I rapimenti, nelle zone occupate, sono una pratica ormai consolidata. A Kherson le forze russe hanno preso in ostaggio un ex deputato di Kherson Ivan Honcharsky. Era membro del consiglio comunale nel 2015-2020 e ora lavorava nel liceo agrario di Skadovsk. Lo riferiscono media ucraini.

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