Confermata dalla Corte di Cassazione di Roma la condanna di Robinho e del suo amico Ricardo Falco a nove anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una ragazza: quest'ultima nel 2013 aveva 23 anni. Come riportano i media brasiliani, Robinho non rischia il carcere nel suo paese.
O atacante Robinho foi condenado nesta quarta (19) pelo crime de estupro coletivo, cometido há 9 anos em Milão. Com a sentença, que é definitiva, ele passa a ser considerado culpado e deve cumprir a pena de 9 anos de prisão. 📷 Douglas Magno/AFP https://t.co/YIZBpQy20y pic.twitter.com/vQVtdOCH7Y
— Folha de S.Paulo (@folha) January 19, 2022
Robson de Souza Santos, detto Robinho, è stato condannato in via definitiva per il reato di stupro di gruppo avvenuto nove anni fa a Milano.
Ci sarà l’estradizione dal Brasile?
Dopo la sentenza della Cassazione, che ha reso definitivi i nove anni di carcere per l'ex calciatore Robinho per l'accusa di stupro di gruppo, si apre una nuova partita, quella della estradizione. L'ex stella del Milan si trova infatti da tempo in Brasile. Le autorità brasiliane non consegneranno Robinho all'Italia in quanto la Costituzione federale non consente l'estradizione dei cittadini brasiliani. Tuttavia, se l'Italia emettesse un mandato d'arresto internazionale contro l'ex giocatore, quest'ultimo non potrà recarsi in nessun luogo che abbia un accordo di estradizione con il nostro Paese. Per questa ragione negli ultimi anni l'attaccante non ha potuto mettere piede in quasi 70 nazioni del mondo, tra cui Argentina, Australia, Canada, Stati Uniti, Regno Unito e membri dell'Unione Europea.
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