Viene rapito da "esattori" che vogliono chiedergli soldi indietro mentre era in quarantena e la polizia decide di multare il rapito stesso per aver violato le misure anti-contagio Covid. A riportare la notizia è l'edizione online della Cnn. I fatti sono avvenuti a Taiwan. A fine ottobre Chen, questo il suo cognome, tornava da un viaggio fatto ad Hong Kong e ha iniziato a fare i 14 giorni di quarantena obbligatoria a casa di un amico. Ma questa quarantena è durata per lui solo un giorno. Erano le 23 dello scorso 1 novembre quando alcune persone sono arrivate in casa e hanno scambiato Chen per l'amico che doveva loro dei soldi.
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A quel punto Chen è stato aggredito e rapito e una saldato il debito è stato liberato.
E' intervenuto per questo il Ministero della giustizia che ha indagato sulla versione dei fatti di Chen e la sua multa è stata revocata. "La violazione delle norme di quarantena non è stata causata dal suo comportamento intenzionale o negligente", ha spiegato un portavoce delle autorità amministrative taiwanesi.
Il sistema di controllo a Taiwan è particolarmente attivo. Un migrante filippino è stato multato per poco meno di 3.000 euro per essere uscito dalla sua stanza per otto secondi mentre era in quarantena in un hotel di Kaohsiung. Il telecontrollo ha portato anche a scovare un caso di violazione "seriale": nel centro di Taiwan un uomo è stato multato per poco meno di 30.000 euro per essere uscito di casa 7 volte nonostante l'obbligo di quarantena.