Ragazzino di 14 anni muore soffocato a scuola, la rabbia dei familiari: «Ucciso dai bulli»

La polizia sta indagando sulla morte di Hamdan Khaliq, studente della St Kentigern's Academy di Blackburn. Sembra che ci sia stato un litigio violento nel cortile dell'istituto

Ragazzino di 14 anni muore soffocato a scuola, la rabbia dei familiari: «Ucciso dai bulli»
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 13:19

Aveva solo 14 anni Hamdan Khaliq, studente della St Kentigern's Academy di Blackburn, in Scozia. Il ragazzino si è sentito male mentre si trovava nel cortile della scuola, durante la ricreazione, e poi è stato trasportato d'urgenza in ospedale a bordo di un'ambulanza. Ma l'intervento dei soccorsi non è servito a salvargli la vita: Hamdan è morto poco dopo il suo arrivo nella struttura sanitaria. Tra lo sgomento di parenti e insegnanti. 

Che cosa sia successo negli istanti che hanno preceduto la tragedia non è ancora del tutto chiaro. La polizia scozzese è al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quello che l'istituto scozzese ha definito come "un incidente isolato". Il St Kentigern's Academy è una scuola nota in Scozia per essere stata un tempo frequentata dal cantautore pop Lewis Capaldi, salito alla ribalta internazionale nel 2018.

Nello stesso anno l'artista aveva raccontato in un'intervista di aver preso le prime lezioni di musica proprio in quella scuola. 

Il giallo della morte

Nelle scorse ore è stata rilanciata l'ipotesi che il 14enne sia rimasto vittima di una "sfida" fatale diffusa via social, simile alle cosiddette "blackout challenge" o "tap out challenge": si tratta di "prove di coraggio" che consistono simulare il soffocamento, di solito tramite lacci, cinture o corde, per testare la resistenza dei partecipanti. Sfide che in passato, in Italia e all'estero, hanno fatto scattare più di un campanello d'allarme, nelle scuole come negli uffici delle polizie postali. Ma i familiari della vittima non credono a questa versione dei fatti. 

«Un ragazzo che lo maltrattava lo ha stretto in una morsa soffocante e non voleva lasciarlo andare. Disgraziatamente è morto questo pomeriggio. Sono assolutamente devastato», è stato il commento a caldo di Zain Mohammed, 29 anni, cugino di Hamdan. «La cosa peggiore è che viene spacciato per un gioco chiamato 'tap out'. Non è così. Era stato preso di mira perché è "diverso" (Hamdan faceva parte di una famiglia musulmana ndr) - prosegue - Nessuno è intervenuto, hanno solo visto morire quel povero ragazzo».

La stessa rabbia attanaglia un'altra cugina della vittima, Sana Khaliq. In messaggio scritto su Facebook, la ragazza ha raccontato che Hamdan «ha subito una morte orribile mentre molti stavano intorno a guardare», ipotizzando che sia stato aggredito da un altro allievo della scuola durante una zuffa, sotto gli occhi di alcuni testimoni. 

Gli inquirenti stanno vagliando con attenzione questa pista, che al momento sembra essere la più "calda": «Ci è stato detto che il 14enne è stato preso di mira da un altro ragazzo, il giorno prima della sua morte. Uno studente con lui avrebbe avuto un alterco, continuato fino al giorno successivo - ha detto un portavoce della polizia - Stiamo quindi verificando la possibilità che sia stato soffocato da un altro alunno».

Il lutto dei familiari e amici

Non solo la rabbia per la morte assurda, ma anche tanta tristezza affligge i familiari in queste ore di lutto. «Hamdan era un ragazzo innocente e gentile, non avrebbe fatto del male a una mosca. Era riservato, parlava poco - ha riferito ancora Zain Mohammed - Ma era un bravo ragazzo, molto legato alla famiglia. Non possiamo credere che se ne sia andato. È una perdita devastante, lo amavamo moltissimo». La tragedia ha colpito nel profondo anche un amico di famiglia, intervistato dal Daily Record: «Hamdan era un ragazzo davvero adorabile - dice - La sua famiglia era proprietaria di un negozio che fa asporto ed è ben nota nella comunità. Siamo tutti devastati per loro».

Il preside

Dopo la tragedia Andrew Sharkey, preside della St Kentigern's Academy,  ha diffuso un comunicato sul sito della scuola, a cui ha affidato le condoglianze indirizzate ai parenti dello studente: «I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la loro famiglia e i loro amici e porgiamo le nostre più sentite condoglianze e offerte di sostegno. Abbiamo organizzato attività di supporto emotivo per gli studenti e il personale colpiti da questa tragedia. Vorremmo rispettare la privacy della famiglia in questo momento - prosegue - Stiamo aiutando le autorità nelle indagini per ricostruire i fatti, nonrilasceremo ulteriori commenti in questo momento».

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