Da quel giorno in poi gli investigatori non hanno smesso un attimo di tentare di risolvere quello che al momento appariva come un giallo, passando al setaccio i filmati di tutte le telecamere di sicurezza della zona per riuscire a ricostruire i movimenti di Lucy, così come non hanno mai smesso di perlustrare boschi, cespugli e fogne per trovare l'arma del delitto. Nelle prime ore la polizia aveva fermato e interrogato anche Stephen, il quale dichiarò di aver scambiato dei messaggi con Lucy poche ore prima che scomparisse, ma poi lo aveva rilasciato e lui era tornato alla sua vita di tutti i giorni come se nulla fosse. Non aveva fatto i conti con la tenacia degli investigatori che alla fine, tassello dopo tassello, sono riusciti a incastrarlo. Oggi Stephen è comparso davanti ai magistrati del tribunale di Southampton con le accuse di stupro e omicidio nei confronti di Lucy e di violenza sessuale nei confronti della 14enne di cui abusò nel 2012. Il giudice distrettuale Lorraine Morgan lo ha rispedito in carcere fino al 19 novembre, data della prossima udienza alla Winchester Crown Court.
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