Rafael Caro Quintero, arrestato il re della droga e simbolo dei narcos in Messico. Era tra i più ricercati dall'Fbi

Aveva creato negli anni ’70 il cartello di Guadalajara. Per lui gli Usa avevano offerto una taglia da 20 milioni di dollari

Rafael Caro Quintero, arrestato il re della droga e simbolo dei narcos in Messico. Era tra i più ricercati dall'Fbi
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Sabato 16 Luglio 2022, 13:48

Era il re della droga oltre che responsabile dell'uccisione di Enrique "Kiki" Camarena, agente della Dea, nel 1985. Rafael Caro Quintero, uno degli uomini più ricercati dall'Fbi, è stato arrestato dai marines messicani. Per l'omicidio Caro Quintero è stato condannato a 40 anni di carcere ma ne ha scontati solo 28. Nel 2013 infatti venne repentinamente scarcerato da un giudice messicano per «motivi amministrativi». Dal 2018 Caro Quintero è nella lista dei «più ricercati» dall'Fbi, che aveva messo una taglia da 20 milioni di dollari per la sua cattura. L'arresto segue di pochi giorni la visita del presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador alla Casa Bianca, dove è stato ricevuto da Joe Biden.

Il ruolo

Caro Quintero è stato uno dei maggiori fornitori di eroina, cocaina e marijuana degli Stati Uniti negli anni 1970. Nel 1984 un raid in una delle sue piantagioni di marijuana gli aveva fatto perdere significative entrate, infliggendo un duro colpo al suo impero. Del raid Caro Quintero aveva dato la colpa a Camarena. Nel 1985 decise di "vendicarsi": lo fece rapire non lontano dal consolato americano di Guadalajara e lo fece torturare per alcuni giorni. Torture talmente violente che non lasciarono scampo all'agente della Dea, il cui corpo venne ritrovato un mese dopo la sua morte. L'episodio fu uno spartiacque nei rapporti fra Stati Uniti e Messico, facendo salire la tensione fra i due stati e spingendo gli Stati Uniti a intensificare la loro battaglia alla droga. Una storia che ha ispirato anche la serie Netflix Narcos.

Gli Usa vogliono l'estradizione

Gli Stati Uniti ne vogliono l'estradizione.

Lo afferma il segretario alla Giustizia americano Merrick Garland, ringraziando le autorità messicane per aver catturato il re della droga, accusato dell'uccisione dell'agente della Dea Enrique Kiki Camarena.

 

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