Putin, la strategia per convincere Zelensky alla resa: lasciare gli ucraini al freddo e al buio durante l’inverno

Mentre Kiev va incontro a un blackout totale, la popolazione si prepara al peggio e cerca di resistere con i pochi mezzi a disposizione come candele, sacchi a pelo e stufe artigianali.

Putin, la strategia per convincere Zelensky alla resa: lasciare gli ucraini al freddo e al buio durante l inverno
di Giorgia Crolace
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Lunedì 7 Novembre 2022, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 09:58

«Siamo onesti: la Federazione russa sta cercando di commettere un genocidio energetico, ma Kiev e l'Ucraina resisteranno»: così Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha commentato su Twitter i bombardamenti di Mosca sulla Capitale ucraina. Il rischio è quello di un blackout totale mentre i cittadini cercano di resistere al freddo e al buio con i pochi e semplici mezzi a loro disposizione come candele, stufe artigianali e sacchi a pelo. L’inverno, in Ucraina caratterizzato da temperature particolarmente rigide, si avvicina sempre di più e a tutti è chiaro che sarà necessario prepararsi al peggio.

Il rischio di un blackout totale

«Siamo consapevoli che, se la Russia continuerà con questi attacchi, potremmo perdere l'intero sistema elettrico». Così Roman Tkachuk, capo del dipartimento di sicurezza municipale presso l'amministrazione statale della città di Kiev, ha spiegato qual è lo scenario peggiore a cui potrebbe andare incontro la città a causa dei continui attacchi russi alle infrastrutture energetiche. Tkachuk ha inoltre aggiunto che, a quel punto «inizieremo a informare i cittadini e chiederemo loro di andarsene».

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Intanto, mentre i funzionari di Kiev pianificano un’eventuale evacuazione dei tre milioni di abitanti rimasti nella Capitale ucraina, la compagnia energetica statale ha reso noto che saranno previsti diversi blackout a rotazione in sette regioni dell’Ucraina, compresa Kiev. Una scelta necessaria per evitare che la rete elettrica collassi del tutto.

Kiev prova a resistere

Vitaliy Klitschko, il sindaco di Kiev, ha invitato i residenti a fare scorte di cibo e acqua potabile e, se possibile, a spostarsi temporaneamente fuori dalla città. «I nostri nemici stanno facendo di tutto perché la città sia senza riscaldamento, senza elettricità, senza approvvigionamento idrico. In generale vogliono che moriamo tutti. E quanto saremo preparati alle diverse situazioni, dipende dal futuro del Paese e dal futuro di ognuno di noi. Non lo escludiamo. Ipotizziamo i diversi scenari per resistere, per prepararci», ha spiegato Klitschko. Sarà prevista l’installazione di numerosi siti dotati di impianti di riscaldamento ma potrebbero non rivelarsi sufficienti per tre milioni di persone.

Al momento si esclude comunque un'evacuazione di massa.

Gli aiuti da parte dell’Unione Europea

Per sostenere l'accesso all'elettricità e al riscaldamento della popolazione ucraina, 17 Paesi dell'Unione europea tra cui l’Italia (gli altri Paesi sono: Slovenia, Slovacchia, Irlanda, Austria, Svezia, Spagna, Germania, Danimarca, Finlandia, Estonia, Belgio, Bulgaria, Lussemburgo, Cipro, Polonia, Francia), hanno inviato 500 generatori di corrente attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue. Lo ha dichiarato in un tweet il Direttorato Generale per la Protezione civile e gli Aiuti umanitari della Ue. Inoltre, la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel corso di un colloquio con il presidente Volodymyr Zelensky ha promesso aiuti fino a 1,5 miliardi di euro al mese, per un totale di 18 miliardi di euro.

La rivelazione del Washington Post

L’obiettivo di Vladimir Putin è quello di mettere a dura prova la forza, il coraggio e la resilienza del popolo ucraino in modo da obbligare Zelensky a trattare con Mosca. Come rivela il Washington Post citando fonti informate, l’amministrazione Biden starebbe incoraggiando i leader ucraini a segnalare pubblicamente un’apertura ai negoziati con la Russia e a non dichiarare più il proprio rifiuto a prendere parte ai colloqui di pace con Putin al potere. Una richiesta quella dell’amministrazione Biden che non ha lo scopo di spingere Kiev a negoziare ma un modo per garantire che il governo ucraino mantenga il sostegno dei Paesi che non vogliono che la guerra vada avanti ancora a lungo.

Come spiega il Washington Post, i funzionari americani condividono la posizione ucraina secondo la quale Putin, per ora, non è serio riguardo ai negoziati di pace. Tuttavia, ritengono che il veto espresso da Zelensky sul leader del Cremlino abbia creato preoccupazione in alcune parti dell'Europa, dell'Africa e dell'America Latina, dove gli effetti della guerra in termini di costo della vita e carenze alimentari si fanno sentire più distintamente. «Le difficoltà causate dal conflitto in Ucraina sono una questione molto reale per alcuni dei nostri partner», ha detto uno dei funzionari americani al Washington Post.

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