Putin, Hillary Clinton: «È sessista e si sente un messia. Mi disse "meglio non litigare con le donne"»

Putin, Hillary Clinton: «È sessista e si sente un messia. Mi disse "meglio non litigare con le donne"»
di Cristiana Mangani
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Giugno 2022, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Sessista e con una autostima “messianica”: l'ex segretario di Stato Hillary Clinton parla del presidente Vladimir Putin e usa parole molto critiche nei confronti del leader di Mosca. L'occasione è il Festival letterario Hay in Inghilterra. Durante l'intervista le viene chiesta un'analisi sulla situazione in Ucraina e sui suoi rapporti con Putin, visto che il presidente russo ha più volte reagito criticamente nei suoi confronti, dopo che Clinton aveva osato mettere in dubbio il suo carisma e la sua capacità di stare al comando.

Ucraina, Stoltenberg avverte: «La guerra durerà anni», bombe a grappolo russe sui civili

L'ex segretario di Stato americano ribadisce quando lo zar fosse «sessista», in particolare nei suoi confronti. E che l'atteggiamento è stato molto evidente durante gli incontri politici avuti in passato, alcuni dei quali sono stati comunque «utili». 

Gli incontri

Durante una conversazione con il Financial Times, Clinton ha anche ricordato dei suoi sforzi diplomatici con l'uomo che una volta ha definito come «senza anima» e che ha lanciato l'invasione in corso dell'Ucraina. «Era molto sessista nei miei confronti - ha evidenziato la senatrice del Partito democratico - e una volta mi ha detto: "meglio non litigare con le donne", dopo che mi sono lamentata delle difficoltà nel creare una relazione con lui.

Abbiamo avuto anche alcune interazioni interessanti, persino utili - ha aggiunto Clinton -, in privato, anche se poi, davanti alla stampa, ha detto cose offensive sull'America».

 

Inoltre - ha sottolineato ancora -  ritengo che Putin abbia messo in atto una "campagna di influenza" durante il periodo delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 (quelle da lei perse contro l'ex presidente Donald Trump), proprio perché lei nel 2012 aveva commentato negativamente per il suo ritorno al potere a Mosca, isistendo anche sul fatto che i cittadini stavano protestando per questo ritorno.

Il legame con Trump

L'ex segretario di Stato ha poi affermato che il percorso di Putin, verso qualsiasi tipo di vittoria in Ucraina, è fortemente legato a una eventuale ritorno al potere di Trump alle elezioni del 2024. Argomento per il quale Clinton mostra preoccupazione e disprezzo. «Se Trump avesse vinto nel 2020 si sarebbe ritirato dalla Nato - ha commentato -, su questo non ho dubbi». E infatti, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton ha detto all'inizio di quest'anno che Putin era pronto a chiedere a Trump di rimuovere gli Stati Uniti dalla Nato se si fosse assicurato un secondo mandato. «Pensavo ci avesse rinunciato, e invece no - ha dichiarato Bolton durante un dibattitto ospitato dal Washington Post - ma almeno non si è ritirato quando era presidente. Nel 2018 ha proprio pensato di farlo. In un secondo mandato di Trump, penso che questo potrebbe accadere. E penso che Putin stia aspettando che accada una cosa del genere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA