Putin nei guai, la Russia è in recessione: crolla il Pil. Nabiullina: «La situazione potrebbe peggiorare»

L’inflazione ha raggiunto il 12,9 per cento il mese scorso, nel 2023 si spera che non vada oltre il 7 per cento

Putin nei guai, la Russia è in recessione: crolla il Pil per effetto della guerra e delle sanzioni
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 17 Novembre 2022, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 11:17

Effetto della guerra ed effetto delle sanzioni. E inevitabile risultato di un isolamento sempre più marcato, accentuato anche all'ultima riunione del G20 a Balli. La Russia entra in recessione e anche i dati ufficiali devono prendere atto di una frenata dell'economia consistente. Si tratta del secondo trimestre negativo. Va tenuto conto che già nel 2020 l'economia del Paese aveva registrato una contrazione a causa degli effetti della pandemia. 

Cosa dicono i numeri? La riduzione del prodotto interno lordo è al 4 per cento nel trimestre che va da agosto a ottobre, secondo i dati diffusi dal servizio statistico della Federazione russa Rosstat.

Secondo il Financial Times «la contrazione segue le ampie restrizioni degli Stati Uniti e dell'Europa sui settori energetico e finanziario della Russia, compreso un blocco della metà dei 640 miliardi di dollari della banca centrale nelle riserve di valuta estera. Circa 1.000 compagnie occidentali hanno seguito l'esempio, limitando le loro operazioni russe, mentre centinaia di migliaia di persone hanno lasciato il paese dopo che il presidente Vladimir Putin ha mobilitato le riserve dell'esercito a settembre».

Le previsioni

La previsione della banca centrale russa indica una riduzione annuale dell'economia della Federazione attorno al 3,5 per cento come ha spiegato, parlando alla Camera bassa, la governatrice Elvira Nabiulina, in linea con le previsioni del Fondo monetario internazionale. Altri dati: l’inflazione ha raggiunto il 12,9 per cento il mese scorso, nel 2023 si spera che non vada oltre il 7 per cento.

Si tratta di una crisi economica che rischia di colpire più duramente le aree più remote della Federazione, anche a causa di un inefficiente sistema di ammortizzatori sociali: sono quelle più povere, lontane dalle grandi città come Mosca e San Pietroburgo in cui vivono le classi più agiate e che danno una visione edulcorata di ciò che sta succedendo nel resto del Paese. A essere colpiti non sono solo le esportazioni, i settori dell'energia e del turismo, ma anche le compagnie aeree, il commercio, per fare solo alcuni esempi. «La situazione può peggiorare, me siamo consapevoli», ha detto Elvira Nabiullina.

 

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