Putin «è malato». E i comandanti «potrebbero disobbedire all'ordine di usare il nucleare»

Gli scenari degli analisti sulle condizioni del presidente Russo

Putin «è malato». E i comandanti «potrebbero disobbedire all'ordine di usare il nucleare»
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Venerdì 6 Maggio 2022, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 11:32

Vladimir Putin potrebbe mettere sul tavolo la minaccia nucleare, se la guerra in Ucraina continuerà a trascinarci. O meglio: l’ha già fatto, prima con la messa in stato di allerta delle forze nucleari, poi con le esercitazioni nell’enclave di Kaliningrad. Un attacco concreto, però, non sarebbe semplice. Anche perché gli esperti di conflitto sottolineano che l’ordine di colpire l’Ucraina, o l’Occidente, potrebbe non venire eseguito dai comandanti russi. Christo Grozev, giornalista investigativo esperto di sicurezza, sottolinea che il sospetto ai massimi livelli è che lo Zar sia gravemente malato. E gli ufficiali non sono disposti a rischiare di essere trascinati a una nuova Norimberga per aver scatenato il terzo conflitto mondiale. Né obbedirebbero all’ordine di Putin di uccidere le forze dell’opposizione.

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Grozev, che fa parte di Bellingcat, un gruppo di giornalismo investigativo con sede nei Paesi Bassi, specializzato in verifica dei fatti e intelligence open source, ha dichiarato: «La Lubyanka, servizio segreto dell’Fsb, ha inviato una lettera circa un mese fa a tutti i capi regionali nella quale si diceva di ignorare le notizie che circolavano sul fatto che Putin fosse malato.

Per questo motivo tutti pensavano che la verità fosse il contrario». Durante un’intervista con il giornalista ucraino Dmitry Gordon, trasmessa online, Grozev ha aggiunto: «Non importa molto se Putin sta morendo o è gravemente malato, ciò che conta è che le persone intorno a lui pensano questo. E si tratta di un dato che riduce la lealtà nei suoi confronti». Per questo motivo, sarebbe improbabile la decisione di assumersi la responsabilità di scatenare un conflitto nucleare.

 


La catena di comando che controlla l’attivazione delle testate nucleari è lunga. Per sferrare un attacco di questo tipo, oltre a Putin, si deve passare da Sergej Shoigu, ministro della Difesa russa. Ma non solo. E necessario anche l’intervento del capo di Stato maggiore interforze. Sono quindi tre le persone che posseggono le “chiavi” del nucleare, ossia i codici di lancio. Se uno solo dei tre annulla il codice, il meccanismo si blocca.

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