Putin, Macron: «Non siamo in guerra contro la Russia, no umiliazioni o vendette»

Il presidente francese Conferenza sul futuro dell'Europa a Strasburgo: «Spetta all'Ucraina definire le condizioni per negoziare»

Putin, Macron: «Non siamo in guerra contro la Russia, no umiliazioni o vendette»
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Lunedì 9 Maggio 2022, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 19:53

L'Unione Europea non è «in guerra contro la Russia» perché in realtà «siamo impegnati a preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina e per il ritorno della pace nel continente». Parole del presidente francese Emmanuel Macron che così si è espresso alla chiusura della Conferenza sul futuro dell'Europa a Strasburgo.

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​Macron: «Non siamo in guerra contro la Russia»

Macron ha aggiunto che «spetta all'Ucraina definire le condizioni per negoziare con la Russia e nostro dovere è stare al suo fianco».

Quanto alla Russia, il presidente francese ha indicato che «occorrerà anche costruire un nuovo equilibrio di sicurezza» in Europa e «non cedere alla tentazione di umiliazione, allo spirito di vendetta».

 

IL PERCORSO DI PACE

«Qual è il nostro obiettivo davanti alla decisione unilaterale della Russia di invadere l'Ucraina e attaccare il suo popolo? Porre fine a questa guerra il più rapidamente possibile, fare di tutto affinché alla fine l'Ucraina possa resistere e la Russia non vinca, preservare la pace nel resto del Continente europeo ed evitare qualsiasi escalation»,  ha aggiunto Macron. «La libertà e la speranza per il futuro hanno il volto dell'Ue. E' in nome di questa libertà e di questa speranza che continueremo a sostenere l'Ucraina», ha sottolineato.

«Le avanguardie, le opinioni diverse sono sempre state il volano della crescita dell' Europa ma negli ultimi anni penso che la necessità di decidere a 27 abbia rallentato questo impegno. I capi di Stato e e di governo non si riuniscono mai come eurozona, e questo è sbagliato. l'Europa a più velocità esiste già. Non dobbiamo escludere nessuno ma non dobbiamo neanche lasciare che pochi blocchino tutto». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell'Europa.

L'INTERVENTO DI VON DER LEYEN

«Ho sempre sostenuto che il voto all'unanimità in alcune aree chiave» della politica europea «semplicemente non ha più senso se vogliamo essere in grado di muoverci più velocemente», ha invece sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla sessione finale della Conferenza sul futuro dell'Europa. E ha aggiunto: «Usare pienamente i margini esistenti o anche cambiando i trattati». Da parte sua, quindi, non c'è opposizione a riaprire i Trattati Ue, tuttavia il suo discorso all'Europarlamento a Strasburgo è stato più teso a indicare ciò che si può fare all'interno degli attuali Trattati che non l'opposto. Von der Leyen ha comunque indicato che il voto all'unanimità in «ambiti fondamentali non ha più senso», come sanità e difesa.

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