Putin, tensione tra Mosca e gruppo Wagner: «Senza munizioni ci ritiriamo da Bakhmut e perdete la guerra»

Sempre più evidenti i contrasti tra il gruppo di mercenari e Mosca, il capo della milizia minaccia il ritiro

Ucraina, tensione tra Mosca e il gruppo Wagner: «Ci servono più munizioni o Kiev vince la guerra»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Marzo 2023, 12:07

Nervi tesi tra il governo di Mosca e il gruppo di mercenari russi Wagner, impegnato nell'assedio di Bakhmut in Ucraina. Il fondatore del gruppo, Evgeny Prigozhin, ha lamentato il mancato arrivo di un nuovo carico di munizioni da parte del Cremlino, affermando che ciò potrebbe essere legato a ragioni di «ordinaria burocrazia» o addirittura di «tradimento» da parte del governo.

Il capo dei mercenari ha reso noto sul suo canale Telegram che entrambe le parti si erano accordate lo scorso 22 febbraio per l'invio delle munizioni richieste, la cui spedizione sarebbe già dovuta partire il giorno successivo.

Ma a Bakhmut - secondo Prigozhin - non sarebbe arrivato nemmeno un proiettile. 

I malumori del gruppo Wagner - assoldato da Mosca fin dalle prime operazioni militari in Donbass nel 2014 - potrebbero rappresentare un problema per il presidente russo Vladimir Putin. 

 

 

Il capo del gruppo Wagner: «Se ci ritiriamo l'Ucraina vincerà la guerra»

Il fondatore della milizia privata infatti ha minacciato l'ipotesi di ritirare il contingente da Bakhmut, nel caso in cui non dovesse arrivare in tempi rapidi le dotazioni richieste: «Per ora stiamo cercando di capire il motivo - riferisce nel videomessaggio - se la milizia Wagner si ritira da Bakhmut, l'intero fronte crollerà e le truppe di Kiev irromperebbero da tuttele parti nel territorio della Repubblica Popolare di Lugansk ed entrerebbero in territorio russo».

Prigozhin ha anche accusato le autorità russe di aver incolpato i suoi uomini per le per le sconfitte subite in guerra. Un'altra stoccata, dunque, dopo quella lanciata alla fine di febbraio, quando il capo della milizia aveva espresso forti critiche sulle scelte belliche adottate dal ministero della Difesa russo. In tutta risposta, il Cremlino ha deciso di oscurare Prigozhin dai media ufficiali. Segnali evidenti che certificano lo stato di tensione tra il gruppo di mercenari e i vertici militari di Mosca. 

Prigozhin sostiene che in caso non dovesse arrivare il carico richiesto a Mosca, l'ipotesi del ritiro da Bakhmut diventerebbe sempre più concreta e se ciò dovesse davvero accadere «passeremo alla storia come le persone che hanno fatto il passo principale per perdere la guerra». Scenario sicuramente poco gradito dai due litiganti, che però farebbe godere Kiev.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA