Putin, Kiev "chiama" Washington: chieste nuove difese antiaeree contro i droni iraniani usati dai russi

Il contenuto della richiesta all'interno di una lettera inviata da un alto funzionario ucraino a membri del Congresso degli Stati Uniti

Putin, Kiev "chiama" Washington: chieste nuove difese antiaeree contro i droni iraniani usati dai russi
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Martedì 8 Novembre 2022, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Kiev chiede altre armi agli Stati Uniti per abbattere i droni iraniani usati dai russi in Ucraina. Un alto funzionario ucraino avrebbe inviato una lettera indirizzata a membri del Congresso americano a Washington chiedendo loro di assistere ulteriormente l'Ucraina con nuovi sistemi di difese antiaeree. L'obiettivo: contrastare i droni d'attacco costruiti e forniti dall'Iran per sostenere lo sfrozo bellico dell'esercito russo.

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L'indiscrezione è stata data dall'emittente americana "Abc" che, oltre alla richiesta, ha riportato anche il contenuto specifico della missiva tra i due paesi. Ad aver scritto e firmato la lettera sarebbe stato il presidente del parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, il quale avrebbe richiesto agli Stati Uniti di fornire all'Ucraina nuovi sistemi di difesa aerea, nello specifico i C-RAM (sistemi costruiti per abbattere razzi, artiglieria pesante e colpi di mortaio, prima che questi colpiscano i bersagli a terra).

L'importanza strategica di questi particolari sistemi risiederebbe nel loro radar integrato, in grado di individuare minacce a decine di chilomentri di distanza, oltre che nel loro gigantesco cannone mitragliatore per abbatterle. Secondo un rapporto della Nato, i sistemi C-RAM più efficaci sono in grado di sparare fino a 4.500 colpi al minuto.

Grazie a questi sistemi, gli ucraini vorrebbero proteggere i loro target "sensibili" come le centrali elettriche, dato che ormai varie città ucraine si trovano in totale black out a causa dei bombardamenti. La Russia infatti, nelle ultime settimane, ha lanciato decine di attacchi utilizzando droni di matrice iraniana per colpire centrali elettriche lasciando al buio migliaiai di case ucraine.

 

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Al momento il Pentagono non ha rilasciato alcun commento circa l'invio di nuovi armamenti in Ucraina, anche se tramite il proprio portavoce, il tenente colonnello Garron Garn, ha dichiarato ad ABC News che «il supporto degli Stati Uniti si concentra sull'invio di attrezzature rilevanti per la lotta in corso.

Stiamo lavorando 24 ore su 24 per soddisfare le richieste prioritarie di assistenza alla sicurezza dell'Ucraina, consegnando armi dalle scorte statunitensi quando sono disponibili».

Allo stato attuale, i funzionari ucraini hanno fatto sapere di abbattere i droni tramite l'uso dei caccia in dotazione all'esercito, i quali rintracciano i veivoli iraniani per poi abbatterli. Il mese scorso la Casa Bianca aveva dato l'allarme sul fatto che la Russia avesse cominciato a lanciare droni forniti dall'Iran direttamente dalle sue basi in Crimea. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, aveva inoltre rivelato che all'inizio di ottobre un "numero relativamente piccolo" di personale militare iraniano era giunto in Crimea proprio per aiutare i russi a far funzionare i droni.

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