I confini russi non sono più al sicuro. Con Mosca indebolita dalla guerra, un attacco potrebbe arrivare da dove meno Putin se lo aspetta: ed è la Cina. I nazionalisti di Pechino orientati all'espansione, insieme al crescente (e malcelato) disprezzo per la debolezza russa, potrebbero spingere per un attacco secondo Forbes. Le basi del conflitto sono profonde. E mentre le forze militari russe si stanno rafforzando in Ucraina, il fronte scoperto rimane a nord, lungo la frontiera cinese di 2.615 miglia con il Cremlino.
Putin beffato, Ucraina usa elicotteri russi inviati dal Portogallo. Ira di Mosca
Perché la Cina potrebbe attaccare la Russia
Cina e Russia hanno combattuto per secoli per il loro confine condiviso.
La porta militare verso il Pacifico
Vladivostok, la porta militare e commerciale della Russia verso il Pacifico, è ancora descritta in Cina dall'antico nome cinese della città, Haishenwai. Il risentimento cinese per gli accordi secolari che hanno stabilito la frontiera settentrionale della Cina rimane un punto fermo dell'intera società. Da anni si ipotizza che il grande squilibrio demografico tra la Cina e lo spopolamento dell'Estremo Oriente russo potrebbe incoraggiare Pechino a spingere verso nord.
As Russia Gets Weaker, Xi Jinping May Forgo Taiwan To Grab Eastern Russia https://t.co/R1fOLk9G3H pic.twitter.com/trAmup3k1u
— Forbes (@Forbes) October 24, 2022
L'Artico come punto chiave
Ottenere un punto d'appoggio - qualsiasi punto d'appoggio - a nord del circolo polare artico consentirebbe alla Cina di rivendicare formalmente lo status di potenza artica, se non polare. Non è di certo una novità come i paesi del nord stanno ultimamente spingendo per la corsa al Polo Nord. E ai ricchi giacimenti di gas.
La debolezza di Putin
La reputazione militare della Russia a brandelli, e l'esercito di Putin ridotto a chiedere rifornimenti dall'Iran, potrebbero incoraggiare un'azione militare cinese. Anche perché Mosca sta riattivando in Ucraina gli stessi tipi di carri armati principali T-62 che la Cina ha sequestrato alle forze di confine russe circa cinquant'anni fa.
Le difficoltà con Taiwan
Taiwan è un obiettivo ovvio per l'espansione territoriale cinese, ma anche difficile. Autogovernata dal 1949, la Cina tratta Taiwan come una provincia ribelle, mentre l'isola si considera un paese indipendente. Da parte sua, il presidente Xi prevedeva che la riunificazione avvenisse entro il 2049, utilizzando quella data obiettivo per stimolare una massiccia riforma militare e una rapida modernizzazione. Alcuni osservatori occidentali temono che la Cina, di fronte a venti contrari demografici ed economici, abbia accelerato la "linea temporale" per la riunificazione e possa intraprendere azioni militari concrete nei prossimi anni per impadronirsi del territorio ribelle. Ma ora anche l'attacco alla Russia non è da escludersi.