Trovato senza vita con cinque colpi d'arma da fuoco al petto. Vadim Boyko, colonnello russo di 44 anni, è stato trovato morto, nel suo ufficio a Vladivostok, nella regione di Primorsky, situata nell'estremo oriente russo e confinante con Cina e Corea del Nord. Ex capo della "Makarov Pacific Higher Naval School" di Vladivostok, la più importante accademia militare della marina russa, Boyko era stato incaricato da Putin nell'arruolamento dei coscritti da mandare in Ucraina.
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Mosca chiude subito la questione: «È stato un suicidio»
Secondo quanto ricostruito dalle testimonianze, il 44enne sarebbe arrivato al lavoro ed entrato frettolosamente nel suo ufficio, subito dopo sarebbero stati uditi 5 spari. Un altro ufficiale, precipitatosi subito nell'ufficio di Boyko, avrebbe poi rinvenuto il cadavere del colonnello. L'uomo è solo l'ultima figura di spicco a morire in circostanze misteriose dall'inizio della guerra in Ucraina, la stampa russa ha immediatamente parlato di suicidio. Pista che è stata rapidamente messa in discussione dalla polizia, poiché il colonnello per uccidersi si sarebbe dovuto sparare cinque volte al petto.
Aah, i bei vecchi tempi!
Il resp. della formazione dei riservisti per la regione militare del Pacifico, col. Vadim Boyko, è stato trovato morto nel suo ufficio con 5 colpi di pistola.
Per gli inquirenti si tratta di suicidio.#Russia #RussiaIsATerroristState #NAFOfellas #nafo pic.twitter.com/NjvmNYJn67— Publio Quintilio Varo (@silupescu) November 16, 2022
Per ora non è stato rinvenuto nessun messaggio o indizio che manifestasse l'intenzione di suicidio da parte del militare. Gli investigatori hanno rinvenuto i cinque bossoli dei colpi sparati e ben 4 pistole Makarov di matrice sovietica accanto al cadavere. Boyko lascia una moglie e due figli. Un caso analogo era accaduto il mese scorso, quando il corpo senza vita di un altro ufficiale, il tenente colonnello Roman Malyk, 49 anni, era stato trovato in una località sempre nella regione di Primorsky.
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