Putin caccia il ministro della Difesa Bulgakov. Al suo posto Mizintsev, il macellaio di Mariupol

Lo Zar vorrebbe comandare in prima persona il suo esercito

Putin caccia il ministro della Difesa Bulgakov. Al suo posto Mizintsev, il macellaio di Mariupol
di Antonio Crispino
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Settembre 2022, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Putin lo aveva detto nel suo ultimo messaggio alla nazione, quello in cui annunciava la mobilitazione parziale per sostenere il fronte impegnato in Ucraina: «Ci sarà un innalzamento del livello del conflitto». E in quest'ottica deve essere letto l'avvicendamento al ministero della Difesa come responsabile della logistica: via il generale Dmitry Bulgakov, decorato con la medaglia di Eroe della Federazione Russa, per fare posto al collega Mikhail Mizintsev, alias “Il Macellaio di Mariupol”. E pensare che Bulgakov aveva conseguito il titolo di “eroe” per essersi distinto durante il conflitto in Siria nell'organizzazione proprio della logistica. In quella guerra i russi vennero accusati di attaccare sistematicamente ospedali e civili, tanto che Mosca perse il seggio nel Consiglio per i diritti umani alle Nazioni Unite

Putin caccia il ministro della Difesa, le ragioni

Troppo poco per Putin che vorrebbe comandare in prima persona il suo esercito. Al posto di Bulgakov ora arriva Mizintsev che deve il suo soprannome all'assedio di Mariupol del 2 marzo scorso durante il quale le forze russe rastrellarono gli ucraini casa per casa fino a costringere le ultime forze rimaste alla resistenza nei sotterranei di Azovstal. Un massacro - che la Croce Rossa ha quantificato in 22mila morti, quasi tutti civili – terminato il 17 maggio con la resa dei circa 200 soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria.

 

Nel mezzo ci sono stati episodi di grande crudeltà come il bombardamento del Teatro di d'arte drammatica di Mariupol dove nei sotterranei avevano cercato riparo per lo più donne, bambini e anziani.

Ancora oggi non si conosce il numero esatto delle vittime, si parla di 600 morti. La strategia di Mizintsev previde di tagliare corrente elettrica e acqua potabile alle abitazioni civili nonché bloccare l'arrivo dei convogli umanitari carichi di viveri. Affamare, congelare, isolare. Furono queste le parole chiave della dottrina Mizintsev.

© RIPRODUZIONE RISERVATA