Putin e il super bombardiere Tu-95 degli anni 50 (aggiornato) per lanciare missili su Kiev: ecco perché lo ha usato

Il Tupolev 95 Tu-95, che in ambito Nato ha il soprannome di Bear, fu sviluppato dalla Tupolev, storica industria russa impegnata nel produrre sia aerei civili (non proprio all’avanguardia in epoca sovietica se raffrontati con la tecnologia occidentale) sia militari

Putin e il super bombardiere Tu-95 degli anni 50 (aggiornato) per lanciare missili su Kiev: ecco perché lo ha usato
di Mauro Evangelisti
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Domenica 5 Giugno 2022, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 16:18

La costa russa del Mar Caspio dista quasi 2.000 chilometri da Kiev, mille da Mariupol, dunque dal Mar d’Azov. Il Tu-95 che questa mattina ha lanciato missili a lungo raggio sulla Capitale ucraina è rimasto prudentemente a grande distanza, senza neppure avvicinarsi al Mar Nero che, in linea teorica, è controllato in buona parte dai russi con l’occupazione del 2014 della Crimea. Perché usare il bombardiere di fabbricazione sovietica, un quadrimotore progettato negli anni Cinquanta ma comunque considerato tra i più affidabili e aggiornati, da una tale distanza di sicurezza? Secondo molti analisti i russi sono prudenti e dopo le perdite subite, di vario tipo - si pensi al cacciatorpediniere Moskva colpito e affondato da un missile ucraino sul Mar Nero -, vogliono evitare nuovi smacchi. Dunque, meglio restare lontano dallo scenario di guerra e sfruttare il potenziale del Tu-95 per lanciare missili a una tale distanza.

La prova di forza di Putin

Potrebbe però anche essere una prova di forza, che va di pari passo con le frasi roboanti pronunciate negli ultimi giorni da un sempre più nervoso Vladimir Putin, che proprio l’altro giorno ha rimosso l’ennesimo generale, Dvornikov, che aveva chiamato a risollevare le sorti di quella che sta diventando una lunga e logorante guerra in Ucraina.

Il presidente russo prima ha mostrato preoccupazione per l’arrivo dei nuovi sistemi missilistici garantiti dagli americani agli ucraini. Così ha pronunciato frasi anche contraddittorie tra di loro: «Schiacciamo le armi straniere come noci», ma anche «l’arrivo di queste armi prolungherà la guerra», e pure «se arrivano quelle armi colpiremo obiettivi risparmiati fino ad oggi». Bene, il lancio dei missili su Kiev sembra essere un messaggio: vedete, se voliamo possiamo colpirvi anche nella Capitale e anche da molto distante.

Tupolev 95, cos'è

Il Tupolev 95 Tu-95, che in ambito Nato ha il soprannome di Bear, fu sviluppato dalla Tupolev, storica industria russa impegnata nel produrre sia aerei civili (non proprio all’avanguardia in epoca sovietica se raffrontati con la tecnologia occidentale) sia militari. Spiega l’Enciclopedia Britannica: «Un team guidato da Aleksandr A. Arkhangelsky, collaboratore di lunga data di Tupolev, ha progettato il Tu-95 (“Bear”), un enorme bombardiere turboelica che volò per la prima volta nel 1954 e divenne uno degli aerei militari più resistenti mai costruiti». In passato questi bombardieri hanno avuto un ruolo nella deterrenza nucleare, oggi, nelle versioni più moderne risalenti al 2021, possono imbarcare i missili a lungo raggio Kh-101/102 che possono arrivare a un distanza anche di 10mila chilometri. Va detto che i Tu-95 erano già stati impiegati dall’inizio dell’attacco all’Ucraina, non rappresentano una novità. 

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