«Sono gay, liberale ed ebreo». La forza dell'Europa sta nella diversità, quella diversità che avrebbe condotto a una morte violenta meno di cento anni fa. È appassionato il discorso del primo ministro del Lussemburgo che ha tenuto a Strasburgo. Ecco qual è il passaggio più forte: «Durante la Seconda guerra mondiale, essere gay, di origine ebraica e liberale mi avrebbe condannato a morte tre volte. Oggi sono un uomo libero e sono a capo di un governo eletto». Lo ha detto il premier lussemburghese Xavier Bettel intervenendo alla Plenaria dell'Eurocamera alle celebrazioni per i 70 anni dell'organo che ha sede a Strasburgo. «Possiamo essere diversi, avere opinioni diverse, ma questo non è un limite. È la ricchezza del progetto europeo, deve restare la nostra forza», ha aggiunto Bettel tra gli applausi della Plenaria.
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