Varsavia sta costruendo il più grande esercito d’Europa ed è in prima fila nel sostegno militare all’Ucraina. La campagna «Diventa un soldato della Polonia» è stata lanciata due mesi dopo l’inizio della guerra. L’obiettivo era potenziare il processo di reclutamento, rendendolo più semplice e veloce. Oggi i soldati arruolati sono 164mila. L’obiettivo da raggiungere è 300mila unità entro il 2030: una forza armata quasi doppia rispetto a quella della Germania, che possiede anche più del doppio della popolazione. Il governo ha anche istituito un nuovo servizio militare della durata di un anno, volontario e remunerato.
Nato, come è cambiata con la guerra? Cos'è la Bussola strategica e cosa prevede
Il 17 marzo 2022, il parlamento di Varsavia ha votato all’unanimità la «legge per la difesa della patria», che prevede il raddoppio degli effettivi delle forze armate e delle spese militari entro il 2035. Lo stanziamento stimato è di 115 miliardi di euro. Nel corso del 2022 la Polonia ha speso il 2,4% del suo Pil per il bilancio della Difesa. Mentre dal bilancio previsto per il 2023 emerge che addirittura il 4% del Pil è stato destinato alle forze armate. D’altronde, il potenziamento dell’esercito permette al Paese di avere più peso all’interno della Nato e dell’Unione Europea.
Il Paese sta infatti lavorando alla modernizzazione delle sue attrezzature: sistemi missilistici Himar, aerei da combattimento F-35, carri armati.