La Concorde, dove ai tempi della Rivoluzione si stagliava la sagoma delle ghigliottina, diventa ora un luogo simbolo della rivolta contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron e diventata legge dopo che oggi la doppia mozione di sfiducia in Parlamento non è passata.
La vigilia di tensioni a Parigi
L'incendio della protesta è divampato in Francia già nelle scorse ore e nulla sembra al momento poterlo domare: «Non ci importa del voto, la mobilitazione continua fin quando continueranno a proporci la riforma», aveva detto nelle scorse ore Jean-Luc Mélenchon infiammando ulteriormente gli animi e definendo anche «del tutto pacifica» questa protesta, che nei giorni scorsi si è conclusa a tarda sera con 169 fermi, di cui 122 a Parigi in una nuova manifestazione improvvisata. E stasera, dopo che le mozioni non sono passate, Mélenchon ha insistito spingendo sul tasto delle proteste, invitando i francesi a sfiduciare in piazza il governo.
Pensioni, Borne: «Riforma necessaria, sono determinata a trasformare la Francia»
Gli occhi di tutti erano puntati sul tabellone dell'Assemblée Nationale sul quale sono stati comunicati i risultati del voto sulle due mozioni di censura presentate contro il governo. Quella del Rassemblement National di Marine Le Pen ma soprattutto quella del piccolo gruppo di centristi indipendenti del Liot, controfirmata anche dalla sinistra Nupes, che non è passata per soli 9 voti.
Cosa prevede la discussa riforma delle pensioni
La legge impone l'aumento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni, invisa al 70% dei francesi. È la riforma che sta più a cuore a Emmanuel Macron, che avvicina la Francia agli altri Paesi dell'Unione europea innalzando da 62 a 64 anni l'età minima per andare in pensione.
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