McDonald's senza patatine taglia le porzioni: le spedizioni non partono, cosa sta succedendo

La colpa è della crisi che in tutto il mondo ha colpito la catena di distribuzione

McDonald's senza patatine taglia le porzioni: le spedizioni non partono, cosa sta succedendo
di Anna Guaita
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 07:23

Le patatine arriveranno per via aerea. È questa la soluzione a cui McDonald's sta ricorrendo per ovviare a una carenza di patate in Giappone. Il gigante mondiale del fast food si è trovato nell'imbarazzante situazione di dover imporre ai propri clienti solo porzioni piccole di French Fries, le sue famose patatine fritte. Niente porzione media o grande, per il rischio di trovarsi con i frigoriferi vuoti. Nel frattempo comunque l'azienda è corsa ai ripari e ha ordinato mille tonnellate di patatine congelate per via aerea. Inutile spiegare quanto costeranno queste French Fries a MacDonald's che ovviamente ha fatto un calcolo di immagine, considerato che nel mondo il marchio è noto per l'hamburger circondato dalle patatine dorate.

IL MERCATO ASIATICO

«Stiamo collaborando in modo attivo con gli importatori e i produttori hanno spiegato alla McDonald's per trovare metodi alternativi di trasporto».

Il Giappone è infatti il più grande acquirente di patate americane nel mercato asiatico, ed è stato vittima anch'esso della crisi che in tutto il mondo ha colpito la catena di distribuzione, la supply chain. Il trasporto delle merci ha subito un forte rallentamento con casi di vero e proprio intasamento nei porti in seguito alla pandemia, all'accumularsi degli ordinativi, alla carenza di personale e di containers. Il tutto è stato complicato dai periodici rinnovati lockdown, a cui si sono assommate crisi ambientali. Praticamente ogni tipo di prodotto ne ha sofferto, dal settore automobilistico a quello alimentare. Le patatine americane destinate al Giappone ad esempio vengono imbarcate in un porto canadese, che è però rimasto isolato dalla terraferma dopo le catastrofiche piogge torrenziali all'inizio di novembre. I trasporti per via ferroviaria negli Stati Uniti a loro volta sono stati rallentati in seguito a episodi di clima estremo, come la serie di tornado che hanno colpito gli Stati delle Pianure nell'ovest e gli Stati del sud-est. I ritardi sono argomento di conversazione quotidiano così ossessivo negli Usa che il termine «supply chain» è addirittura diventato tema di umorismo surreale: «Scusa se non ho risposto alla tua mail... colpa della supply chain» o «Non posso venire stasera, la supply chain è più pazza del solito».

IL PRESIDENTE

Nella realtà, come ha insistito il presidente Joe Biden, l'imbottigliamento non ha portato a «scaffali vuoti», se non in rari casi. Ma non si può negare che ci siano state carenze. Ad esempio proprio McDonald's la scorsa estate ha dovuto temporaneamente togliere dai menù in Gran Bretagna i frullati, di cui non aveva ricevuto le consegne. Negli Usa si sta registrando una scarsità di formaggio Philadelphia, la base del famoso «cheesecake», nonché indispensabile per i bagel con il salmone affumicato. Mancano anche le lucine natalizie, soprattutto quelle rosse e verdi. E se gli scaffali non sono vuoti, i prezzi sono decisamente più alti.

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