Quasi, perché Tiffani è rimasta a dormire dentro il velivolo. Nessuno si è accorto di lei, tanto che l'aereo è stato parchegggiato, chiuso "a chiave" e messo in sicurezza senza elettricità a bordo. Per questo motivo la signora Adams, una volta sveglia, si è ritrovata totalmente al buio e infreddolita. Il suo cellulare, scarico, non l'ha aiutata a chiamare i soccorsi: «Mi sono svegliata verso mezzanotte (l'aereo è atterrato alle 22:40) ancora con la cintura legata. Ero nella più completa oscurità e posso dirvi, essere una persona che soffre di disturbi d'ansia, che è stato terrificante».
Tiffani dopo aver raggiunto la cabina di pilotaggio, ha provato inutilmente a utilizzare la radio per chiamare i soccorsi. Senza altre opzioni, ha pensato di aprire la porta per lanciarsi fuori dall'aereo. Ma a causa dell'altezza il salto non sarebbe stato possibile. Grazie a una torcia trovata nell'aereo, Tiffani è riuscita fortunatamente a farsi notare da un addetto ai bagagli che stava passando proprio in quel momento. Dopo il salvataggio, sono arrivate le scuse ufficiali di Air Canada. La compagnia ha avviato un'indagine interna per capire come sia potuto accadere un fatto del genere.
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