Austria, si volta pagina
fuori l’estrema destra
I Verdi entrano al governo

Sebastian Kurtz
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Domenica 29 Dicembre 2019, 19:46
BOLZANO L'Austria volta pagina. I verdi abbandonano il loro storico ruolo di partito d'opposizione e prendono il posto dell'ultradestra Fpoe come partner di coalizione di Sebastian Kurz, il giovane e carismatico leader dei popolari Oevp. Esattamente tre mesi dopo le elezioni politiche i due partiti hanno raggiunto un accordo di massima per il nuovo esecutivo. Il partito ecologista ha convocato per il 4 gennaio l'assemblea, il cui voto - secondo lo statuto di partito - è vincolante per la firma del programma di coalizione. Il giuramento, a questo punto, potrebbe avvenire il 7 gennaio. «Gli ostacoli più grandi sono stati superati», ha confermato Kurz dopo una maratona di trattative notturne. Per il leader verde Werner Kogler restano da chiarire «solo alcuni dettagli». Kogler in queste settimane non si è fatto mettere sotto pressione da Kaiser Sebastian, il cui ritorno al Bundeskanzleramt dopo il successo elettorale era scontato. «Meglio sciogliere subito tutti i nodi che trovarseli poi strada facendo», ha infatti ripetuto Kogler come un mantra. Per il momento sembra che ci siano solo vincitori: i ministeri di peso (esteri, interni, finanze, economia, istruzione e agricoltura) vanno alla Oevp, mentre i Verdi riceveranno un 'superministerò infrastrutture-ambiente-energia, che detterà la linea per quanto riguarda i contestati limiti al traffico pesante sul tratto austriaco dell'asse del Brennero oppure la realizzazione del mega tunnel italo-austriaco, solo per fare alcuni esempi. Non vanno sottovalutati neanche gli altri ministeri verdi. Quello della giustizia dovrà infatti occuparsi degli scandali lasciati dalla Fpoe di Heinz Christian Strache, mentre il ministero degli affari sociali avrà in mano la questione migranti, ancora molto sentita in Austria, anche se gli arrivi sono crollati. Sotto la guida verde tornerebbe anche il ministero alla cultura, che durante gli scorsi esecutivi non è stato un ministero autonomo. I verdi avranno però da superare la prova più difficile al loro interno. Lo storico partito d'opposizione e soprattutto la sua base oltranzista dovranno ora imparare a governare e - non è da poco - a scendere a compromessi. Non va comunque dimenticato che i Gruenen sono da tempo al potere in alcuni Laender, come Tirolo, Vorarlberg e Stiria, ma anche nel potente municipio di Vienna. Kurz ha concluso così con successo la difficile virata da un governo di centrodestra, con un partner di coalizione filo Visegrad e anti-migranti, a un esecutivo con i verdi, vicini alle posizioni di Greta Thunberg. Gli ecologisti austriaci da sempre non sono solo verdi ma anche un pò rossi e con la Spoe in profonda crisi potrebbero di fatto diventare la nuova forza socialdemocratica. «L'Austria è un piccolo mondo, nel quale il grande mondo fa le sue prove», disse nell'Ottocento Friedrich Hebbel. Questo detto spesso citato potrebbe infatti tornare d'attualità. In Germania, dove la Spd è da tempo in affanno, un nuovo governo Cdu/Csu e verdi, che tra l'altro volano nei sondaggi, non è più solo una remota ipotesi.(
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