Papa Francesco: «In Ucraina terza guerra mondiale causata da imperialismi in conflitto

Il Pontefice torna a parlare di quello che sta accadendo nel cuore dell'Europa

Papa Francesco: in Ucraina terza guerra mondiale causata da imperialismi in conflitto
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:28

Città del Vaticano – «Non ci sono buoni e cattivi». Ci sono «imperialismi in conflitto». Papa Francesco torna a parlare di quello che sta accadendo in Ucraina e davanti ai gesuiti della Regione Russa incontrati in Kazakhistan due settimane fa, durante il suo ultimo viaggio apostolico fa affiorare sia il ruolo avuto dagli Stati Uniti che quello della Nato anche se però non li cita mai apertamente.

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«È in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi.

Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale. Qui la vittima di questo conflitto è l’Ucraina. Io intendo ragionare sul perché questa guerra non sia stata evitata. E la guerra è come un matrimonio, in un certo senso. Per capire, bisogna indagare la dinamica che ha sviluppato il conflitto. Ci sono fattori internazionali» ha detto il Papa nel colloquio pubblicato integralmente sulla Civiltà Cattolica. 

A proposito dei fattori internazionali che hanno contribuito a provocare la guerra il Papa ricordato le parole di un capo di Stato, che a dicembre dello scorso anno, venne in  Vaticano a dirgli di essere molto preoccupato perché la Nato «era andata ad abbaiare alle porte della Russia senza capire che i russi sono imperiali e temono l’insicurezza ai confini. Lui ha espresso paura che ciò avrebbe provocato una guerra, e questa è scoppiata due mesi dopo. Dunque, non si può essere semplicisti nel ragionare sulle cause del conflitto. Io vedo imperialismi in conflitto. E, quando si sentono minacciati e in decadenza, gli imperialismi reagiscono pensando che la soluzione sia scatenare una guerra per rifarsi, e anche per vendere e provare le armi». 

A suo parere è «stiamo già vivendo la Terza guerra mondiale. In un secolo ne abbiamo viste tre: una tra il 1914 e il 1918, una tra il 1939 e il 1945, e adesso viviamo questa». 

Papa Francesco racconta anche di avere lavorato dietro le quinte per la liberazione degli oltre 300 prigionieri ucraini. «Mi hanno chiesto di fare qualcosa per operare uno scambio. Io ho subito chiamato l’ambasciatore russo per vedere se si poteva fare qualcosa, se si potesse velocizzare uno scambio di prigionieri».

Papa Francesco spiega poi che ad un vescovo cattolico ucraino ha consegnato, tempo fa, un plico con le sue dichiarazioni sul tema. «Ho definito l’invasione dell’Ucraina una aggressione inaccettabile, ripugnante, insensata, barbara, sacrilega... Leggete tutte le dichiarazioni! La Sala Stampa le ha raccolte. Però vorrei dirti che a me non interessa che voi difendiate il Papa, ma che il popolo si senta accarezzato da voi che siete i fratelli del Papa. Il Papa non si arrabbia se è frainteso, perché conosco bene la sofferenza che c’è alle spalle». Con i gesuiti si è congedato affidando loro una raccomandazione: “Custodire la povertà! Quando non c’è povertà, allora entrano tutti i mali! Bisogna custodire la povertà. 

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