Il panettiere re della baguette di Parigi tradito dai post su Facebook: «È un ultrà islamico»

La sua boulangérie presa d'assalto dopo il premio come migliore della città, poi lo scandalo nato da un sito di destra

Il panettiere re della baguette di Parigi tradito dai post su Facebook: «È un ultrà islamico»
di Francesca Pierantozzi
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Sabato 2 Ottobre 2021, 06:48 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 08:26

Il lievito, il profumo, la consistenza, il peso, la quantità di sale, e perfino la lunghezza, non meno di 55 e non più di 70 centimetri: l'unico difetto della baguette di Makram Akrout, incoronata qualche giorno fa come la migliore di Parigi e dunque quella che arriverà sulla tavola dell'Eliseo per il prossimo anno, rischia di essere ideologico.

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Il sospetto 

Il panettiere migliore della città, arrivato sans papier in Francia all'età di 19 anni e oggi titolare di due boulangérie per intenditori, è infatti sospetto di simpatie integraliste. A tradirlo non è stato il lievito o la farina o la cottura al forno che maneggia con una destrezza e maestria unanimemente riconosciute ma alcuni post pubblicati sul suo profilo facebook che da ieri, quando la polemica è scoppiata, sono stati cancellati. È stato un sito di estrema destra a puntare il dito contro il fornaio più amato di Parigi, vincitore del premio «migliore baguette 2021» e che per questo, come vuole la tradizione, guadagna l'onore di servire per un anno il palazzo presidenziale. «La Francia incoraggia e diffonde la decadenza nei nostri paesi per proteggere i suoi interessi coloniali e allontanarci dalla religione e dai valori islamici» si leggeva in una pubblicazione in arabo ripostata sul profilo di Makram.

O ancora: «Piangiamo Charlie o Notre Dame ma da parte francese quei cani non piangono quando si deride il signore della creazione Allah».

 

Quanto basta per aprire un dibattito nazionale via social sull'opportunità di insignire dell'alto grado di miglior fornaio di Francia un tunisino radicalizzato. A Makram in realtà è crollato il mondo addosso: ha assicurato che il suo sito è stato piratato, ha cancellato tutto, si è detto «distrutto» e fino a ieri sera giurava di non volere nemmeno più presentarsi alla cerimonia di oggi per il ritiro del premio alla migliore Baguette, che dovrebbe ricevere dalle mani della sindaca Anne Hidalgo sul sagrato di Notre Dame. I primi ad allertarsi sono stati i fornai, nelle vesti di Franck Thomasse, presidente dei boulangers della regione di Parigi. Dopo aver parlato con Makram, il capo dei fornai ha assicurato che «monsieur Makrout non condivide in nessun modo quanto espresso in quei post e che era stato probabilmente piratato».

Le dichiarazioni

La sua avvocata, Sylvia Lasfargeas, ha un po' corretto le dichiarazioni, spiegando che «Makram è stato vittima di una forma di incultura politica e che in passato può aver condiviso dei contenuti senza davvero apprezzarne fino in fondo il significato. Quando gli è stato detto che in alcuni di questi post c'erano delle dichiarazioni anti-repubblicane e di odio verso la Francia è caduto dalle nuvole, e ha davvero creduto che fosse stato piratato». L'avvocata ha raccontato che Makram «è profondamente colpito dai messaggi di odio che si stanno riversando su di lui». E pensare che appena due giorni fa era su tutti i giornali a esprimere il suo «orgoglio» per il premio ricevuto e soprattutto per il compito di servire la tavola dei Macron. Quando ha ricevuto la telefonata che gli annunciava che era diventato il numero uno delle baguette ha creduto a uno scherzo. L'altro ieri la sua boulangérie nel 12esimo arrondissement, Les bolulangérs de Reuilly era presa d'assalto dalla folla che voleva far propria una delle sue mirabili tradition, la baguette specialità della casa. Discendente da famiglia di fornai, Makram, 42 anni, è arrivato nel '98 in Francia, come clandestino. Ha cominciato a lavorare come garzone in una panetteria, prima di salire tutti i gradini della gerarchia. Il suo segreto? «Far cuocere la baguette un po' più a lungo, allungare anche la lievitazione, è quello che procura un gusto diverso». «Croccante fuori, morbida dentro» dicono i clienti affezionati. La prefettura ha fatto sapere ieri che verificherà i post di Makram. Per ora, resta il fornitore dell'Eliseo.

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