“UN’OFFESA”
Intervenendo in aula a Strasburgo nel corso della discussione sullo stato di diritto a Malta,
l'eurodeputato del Ppe Esteban Gonzalez Ponsnon non è stato tenero: «Gli occhi dei giornalisti di tutta Europa sono su di lei, primo ministro Muscat. Ogni giorno in più che rimane in carica, è una vergogna per la democrazia e un'offesa alla memoria di Daphne Caruana Galizia». A Ponsnon fa eco Manfred Weber, presidente del gruppo Ppe: «Muscat deve andarsene per garantire che le indagini siano indipendenti da parte delle autorità, deve dimettersi subito, quindi chiedo ai socialdemocratici perché non sono disposti a sostenere questa nostra richiesta».
LA RISPOSTA
L’esortazione di Weber è collegata a quanto dichiarato dalla presidente del gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) all'Eurocamera, Iratxe Garcia Perez: “Non sta al Parlamento europeo chiedere le dimissioni di un primo ministro. Francamente non mi sembra questo il ruolo del Parlamento europeo -spiega -. Un conto è il mio parere personale, ma come capogruppo degli S&D credo che il Parlamento Ue debba garantire che si rispetti lo stato di diritto”. Un parere contrastato dall'eurodeputato di Forza Italia Antonio Tajani: “Il premier Muscat e il suo governo devono dimettersi subito. Il voto della nostra risoluzione è una sorta di sfiducia europea per il suo operato e per l'operato del suo governo». «Noi vogliamo che si faccia chiarezza e che tutti i Paesi vengano trattati nella stessa maniera, perché a Malta è stata assassinata una giornalista - ha ricordato -. Non c'è soltanto una violazione dello stato di diritto: c'è qualcosa di ancor più grave. Gli assassini - ha sottolineato Tajani - si nascondevano con complicità nel palazzo del governo». Aggiunge l'eurodeputata olandese Sophie in't Veld: “Anche se non è compito nostro chiedere le dimissioni del primo ministro, quello è compito del Parlamento maltese che non dovrebbe essere assolto dalle sue responsabilità, penso davvero - aggiunge la in't Veld - che la sua perdurante presenza nella carica di primo ministro è motivo di grave preoccupazione”. Il dibattito si è chiuso con pochi dubbi, giovedì 19 è prevista la votazione.
L’OMICIDIO
Daphne Caruana Galizia aveva 53 anni quando è stata uccisa, il 16 ottobre del 2017 a Bidnija, nel nord dell’isola, a seguito dell’esplosione di una bomba nella sua auto. Era una delle giornaliste più conosciute a Malta, per le sue inchieste sulla corruzione e soprattutto sull’evasione fiscale internazionale sull’isola lagata ai PanamaPapers, i documenti riservati che avevano rivelato una rete internazionale di società off shore e loro beneficiari. Era stata la prima a rivelare il coinvolgimento di alcuni importanti membri del governo di Muscat. E la moglie del premier.
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