Oligarchi russi morti, omicidi o suicidi? L'esperto: «Si assassinano a vicenda, è una lotta di potere»

"Quello che sta succedendo è un nido di vipere, si lotta per beni, flussi di cassa e potere mentre la torta economica si riduce in Russia", dice Bill Browder, esperto di economia, banchiere e grande conoscitore della Russia

Faida per sostituire Putin, oligarchi russi si "assassinano a vicenda" per prendere il posto dello Zar
di Mauro Evangelisti
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Sabato 19 Novembre 2022, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 09:14

«Gli oligarchi russi si stanno uccidendo a vicenda in una sanguinosa battaglia per il potere nel "nido di vipere" di Putin». Questa è la tesi di Bill Browder, esperto di economia, banchiere e grande conoscitore della Russia, citato dal quotidiano britannico The Sun. Secondo Browder, l'ondata di suicidi che ha investito numerosi oligarchi, nasconde in realtà una serie di omicidi. 

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Si lotta per il potere

Browder ha parlato a una conferenza della Henry Jackson Society e ha spiegato: «Quello che sta succedendo è un nido di vipere, si lotta per beni, flussi di cassa e potere mentre la torta economica si riduce in Russia.

Queste persone non sono oligarchi di per sé, ma siedono in posizioni che hanno una sorta di autorità su importanti flussi di cassa, in particolare nel settore del petrolio e del gas, come le aziende Gazprom, Lukoil, Novatek o Gazprombank. Le sanzioni sono state devastanti per la Russia. Di conseguenza la torta è stata seriamente ridotta e molte persone vogliono mantenere il proprio flusso di cassa personale al livello che avevano prima dell'inizio della guerra».

 

Le morti misteriose

Nella sua ricostruzione The Sun cita una lunga serie di esempi di morti misteriose tra gli oligarchi di Putin: Pavel Pchelnikov, 52 anni, era manager delle ferrovie russe ed è stato trovato morto nel suo appartamento di Mosca; stessa sorte per il figlio di Konstantin Goloshchapov, Dmitry, quattro giorni dopo che suo padre era fuggito in Bielorussia (Putin frequentava la sala massaggi di Goloshchapov in una sauna di San Pietroburgo ed era vicino al magnate in esilio, «soprannominato il "massaggiatore" dello Zar»);  a luglio, il direttore dei trasporti di Gazprom, Yuri Voronov, 61 anni, fu trovato morto in piscina; il miliardario Alexander Subbotin, 43 anni, è morto misteriosamente a maggio: probabilmente il manager della Lukoil è stato avvelenato con veleno di rospo; Il multimilionario ucraino Yevgeny Palant, 47 anni, e sua moglie Olga Palant, 50 anni, sono stati trovati pugnalati a morte nella loro casa di famiglia nella regione di Mosca. 

L'elenco in realtà è molto più esteso, dall'inizio dell'anno molti amici di  Putin sono morti in circostanze tutte da chiarire. E alla base di queste incredibile serie di decessi c'è, secondo Browder, una lotta interna per spartirsi ciò che resta della torta ora che l'economia è in recessione a causa della guerra voluta da Putin. 

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